Definizione agevolata delle cartelle: ultimi giorni per pagare la rata

Ipsoa ECONOMIA

Il mancato, insufficiente o tardivo pagamento anche di una sola rata, oltre la tolleranza di cinque giorni prevista per legge, determina l’inefficacia della definizione agevolata.

Ultima chiamata per pagare la rata della rottamazione ter e del saldo e stralcio.

I contribuenti che hanno aderito ai due provvedimenti di definizione agevolata delle cartelle hanno tempo fino a lunedì 9 dicembre per pagare la rata della rottamazione ter e del saldo e stralcio, in virtù della tolleranza per i versamenti effettuati in ritardo. (Ipsoa)

Ne parlano anche altre testate

Per effettuare il pagamento non è necessario andare agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione. La “rottamazione-ter” (Decreto Legge n. (Campania Crime News)

Varie le modalità con cui si può procedere al pagamento delle rate del saldo e stralcio e della rottamazione delle cartelle: presso la propria banca e gli uffici postali, agli sportelli Atm abilitati, presso i tabaccai aderenti a Banca 5 Spa, sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (su cui si trova anche il servizio web ContiTu), tramite la piattaforma PagoPa e infine direttamente agli sportelli. (ondanews)

IMPORTANTE: In caso di mancato pagamento nei termini, si decade dal beneficio delle. agevolazioni. 119/2018 consente una tolleranza di 5 giorni, la nuova data sarebbe stata il 7 dicembre, ma poiché anch’essa cade di sabato, si è arrivati a fissare concedere come termine ultimo del versamento il prossimo lunedì 9 dicembre. (Adinews)

La “rottamazione-ter” (decreto legge n. Ultima chiamata per pagare la rata della “rottamazione-ter” e del “saldo e stralcio”. (Bizjournal.it - Liguria)

Per effettuare il pagamento non è necessario andare agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione. Per il pagamento si devono utilizzare i bollettini Rav contenuti nella “Comunicazione delle somme dovute” inviata da Agenzia delle entrate-Riscossione insieme al piano complessivo dei pagamenti. (newsbiella.it)

Il suo cliente per esempio avrebbe dovuto pagare oltre 7mila euro su un debito complessivo di 21mila e 333 euro. La questione è quella della prima rata: è cara. (ilGiornale.it)