Tennis: ‘Kosovo è il cuore della Serbia’, il messaggio di Djokovic diventa caso politico

La Sicilia ESTERI

Agenzia Parigi, 31 mag. – Il messaggio di Novak Djokovic diventa un caso politico. “Il Kosovo è il cuore della Serbia. Stop alla violenza”, ha scritto sulla telecamera dopo la vittoria al Roland Garros sullo statunitense Aleksandar Kovacevic. “Mio padre è nato in Kosovo, sento il bisogno di esprimere il mio sostegno al nostro popolo e a tutta la Serbia. La mia posizione è chiara, come ho sempre detto pubblicamente: sono contrario alla guerra, alla violenza, a ogni forma di conflitto”. (La Sicilia)

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Novak Djokovic ha creato scalpore nel mondo del tennis durante il primo turno del torneo del Roland Garros, scrivendo un messaggio politico su una telecamera. “Il Kosovo è il cuore della Serbia” è quello che si poteva leggere, un’azione che ha scatenato un intenso dibattito. (LiveTennis.it)

Torna nelle bufera il tennista serbo Novak Djokovic e questa volta non per il caso vaccini. Il campione è impegnato con le sfide del Roland Garros, iniziato da qualche giorno. A rispondergli però la ministra dello sport francese Amélie Oudéa-Castéra il commento è «Non appropriato, militante e molto politico». (361 Magazine)

Ancora una vittoria in tre set per Novak Djokovic in questo Roland Garros: dopo aver sconfitto al primo Aleksandar Kovacevic, il numero 3 del mondo batte anche Marton Fucsovics e lo fa con il punteggio di 7-6 6-0 6-3. (SPORTFACE.IT)

Il Kosovo è il cuore della Serbia. Stop alla violenza! Un messaggio forte e chiaro da parte del campione, a caccia del 23esimo Slam. (Tag24)

La Federtennis internazionale ha chiarito che non c’è divieto alle dichiarazioni politiche. Tuttavia al Roland-Garros le posizioni religiose e politiche non sono autorizzate (IlNapolista)

Nel mondo alla rovescia e del cambiamento climatico capita che al Foro Italico, dieci giorni fa, a corto di argomenti di conversazione mi scoprii a dire in ascensore: cacchio, piove ché nemmeno al Roland Garros! E che oggi a Parigi sbotti: fa più caldo qui che a Roma agli Internazionali! Nel mondo capovolto che qualcuno vorrebbe fatto di monadi che non comunicano, ritrovo sul campo 14 un sedicente giornalista serbo, F. (la Repubblica)