Rinnovabili, approvato solo l'1% dei progetti

ilGiornale.it INTERNO

L'energia green non decolla, anzi, mostra notevoli passi indietro rispetto agli ultimi anni: i problemi e le lungaggini burocratiche nel nostro Paese impongono un palese stop alle rinnovabili. Lo scorso anno soltanto l'1% dei progetti riguardanti il fotovoltaico ha avuto l'approvazione, addirittura lo 0% i progetti dell'eolico on-shore (cioé sulla terraferma). Sono queste le percentuali impietose fornite da un Report di Legambiente presentato alla Fiera K. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altre testate

Nel Paese, sono 1.364 gli impianti in lista d’attesa e in fase di valutazione: il 76% si trova tra Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Ostacoli normativi, burocratici e culturali: il nuovo report di Legambiente “Scacco matto alle rinnovabili 2023” denuncia gli impedimenti che frenano la transizione energetica in Italia e le sabbie mobili burocratiche che condannano la Penisola. (LA NOTIZIA)

L’associazione ambientalista spiega che il governo Draghi e quello Meloni nell’ultimo anno hanno semplificato le procedure ministeriali, e che i Consigli dei ministri hanno sbloccato molti impianti. (Il Dispaccio)

Sono i numeri del nuovo report di Legambiente 'Scacco matto alle rinnovabili 2023' presentato questa mattina alla Fiera K.Ey di Rimini insieme ad un pacchetto di proposte e ad un'analisi su 4 legge nazionali e 13 leggi regionali che frenano la corsa delle fonti pulite. (quotidianodipuglia.it)

In Italia lo sviluppo delle rinnovabili continua ad essere una corsa ad ostacoli. Secondo il nuovo report di Legambiente «Scacco matto alle rinnovabili 2023», presentato alla Fiera sulla transizione energetica K. (Corriere della Sera)

Ostacoli che comprendono lentezza degli iter autorizzativi e lungaggini burocratiche da parte di Regioni e Soprintendenze, ma anche la contrarietà degli enti locali. (La Nuova Riviera)

Secondo il report di Legambiente “In Italia lo sviluppo delle rinnovabili continua ad essere una corsa ad ostacoli. A pesare in prima battuta norme obsolete e frammentate, la lentezza degli iter autorizzativi, gli ostacoli e le lungaggini burocratiche di Regioni e Soprintendenze ai beni culturali i due principali colli di bottiglia dei processi autorizzativi. (ravennanotizie.it)