13 agenti del carcere minorile di Milano sono stati arrestati per tortura e tentato stupro

L'INDIPENDENTE INTERNO

Maltrattamenti, concorso in tortura e tentata violenza sessuale, con l’aggravante di aver commesso gli atti ai danni di minori: sono questi alcuni contestati nei confronti di ben 21 agenti della polizia penitenziaria impiegati nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. Per tredici di essi (dodici dei quali ancora in servizio presso l’istituto) è stata disposta la custoria in carcere, altri otto sono invece stati sottoposti ad altre forme di misure cautelari e sospesi dal servizio. (L'INDIPENDENTE)

Su altre fonti

Beccaria, don Rigoldi: "Ragazzi lamentavano violenze da tempo" https://video.repubblica.it/edizione/milano/beccaria-don-rigoldi-ragazzi-lamentavano-violenze-da-tempo/467595/468550 Copia Copia (Repubblica TV)

La realtà dipinta dall’ordinanza del gip Stefania Donadeo, che ha disposto l’arresto di 13 agenti della Polizia penitenziaria e la sospensione dal servizio di altri 8 per le torture inflitte ai detenuti del carcere minorile Beccaria di Milano, è quella di un "clima infernale lontano dalla premessa costituzionale della funzione rieducativa della pena". (IL GIORNO)

2 Sono 13 gli agenti di polizia penitenziaria del carcere minorile "Beccaria" di Milano arrestati nella mattinata di oggi lunedì 22 aprile con l'accusa a vario titolo di essere responsabili di maltrattamenti e di abusi sessuali. (Fanpage.it)

La misura della sospensione dall’esercizio di pubblici uffici è stata disposta nei confronti di altri 8 agenti. MILANO – Un’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita dalla polizia nei confronti di 13 agenti della Polizia Penitenziaria, 12 dei quali tuttora in servizio presso l’Istituto penale minorile “Cesare Beccaria” di Milano, accusati a vario titolo di maltrattamenti, concorso in tortura, e una tentata violenza sessuale nei confronti di un detenuto. (Livesicilia.it)

In alcuni casi venivano ammanettati con le mani dietro la schiena per impedirgli di muoversi, sottoposti a pestaggi che avvenivano in un ufficio o in stanze che gli stessi ragazzi definivano "celle di isolamento". (IL GIORNO)

Il cappellano del carcere minorile: "Non abbiamo fatto finta di niente" (LAPRESSE)