Citrobacter, cosa sappiamo dell'allarme a Verona

WIRED Italia SALUTE

Torna l'allarme citrobacter. All'ospedale Borgo Trento di Verona, infatti, tre neonati prematuri hanno presentato un risultato anomalo al test per la ricerca del Citrobacter koseri, il batterio che già nel 2020 era stato identificato nella stessa struttura ospedaliera, sempre nel reparto di maternità, e che aveva contagiato un centinaio di soggetti, provocando 4 decessi e una decina di casi di disabilità. (WIRED Italia)

La notizia riportata su altre testate

Nessun bambino prematuro ricoverato in Terapia intensiva è infetto. Lo rende noto l'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. (ilgazzettino.it)

Torna l'allarme per un batterio alla Terapia intensiva neonatale dell'Ospedale Borgo Trento di Verona, lo stesso dove quattro anni fa avvenne l'infezione da "Citrobacter koseri" che causò la morte di un neonato e lesioni ad altri piccoli prematuri. (La Stampa)

I toni, va detto, sono toni molto diversi da quelli che tra il 2018 e il 2020 avevano caratterizzato la microepidemia causa di quattro decessi in neonati (su quasi cento piccoli interessati). Ora sono tre i neonati che risultano positivi al test che rivela la presenza del batterio (QuiFinanza)

Citrobacter Verona, solo un neonato positivo ma non infetto C'è un aggiornamento in merito alla nuova allerta per il Citrobacter scattata a Verona lo scorso venerdì 3 maggio 2024 all'ospedale Borgo Trento, quando tre neonati prematuri hanno presentato un risultato anomalo al test del batterio: solo uno bimbo è ancora positivo ma non infetto. (Prima Verona)

Fra il 2018 e il 2020 furono infatti un centinaio i piccoli colpiti dall'infezione, con 4 morti. Verona, nuovo allarme per il Citrobacter nel reparto di pediatria all'ospedale Borgo Trento: tre i neonati contagiati. (Fanpage.it)

Citrobacter: cosa sono, trasmissione in ospedale, sintomi, diagnosi e trattamento Da componenti normali della flora intestinale a patogeni nosocomiali: un'esplorazione delle infezioni causate da Citrobacter, con focus sulle specie più pericolose e le modalità di trasmissione. (CUENEWS | Biomed)