"Berlusconi condannato a priori". Un audio del giudice Franco riapre il caso Mediaset

L'HuffPost INTERNO

Antonio Esposito per il caso Mediaset finì davanti al Csm.

Il caso Mediaset, è bene ricordarlo, pende ancora a Strasburgo, alla Corte europea dei diritti dell’Uomo.

Il caso Mediaset è chiuso, anzi no.

Interviene nel merito anche Franco Coppi, storico avvocato del Cavaliere, “Sono sempre stato sorpreso da quella sentenza”.

Parlando con Silvio Berlusconi e altre persone dice che quel processo fu “un plotone d’esecuzione”. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

Berlusconi, per effetto della Legge Severino, approvata tempo dopo ma retroattiva, decadde da Senatore e venne interdetto per due anni dai pubblici uffici. (Leggilo.org)

Una ovvia considerazione è che il parere del dottor Franco è quello di un relatore che ha una sua idea processuale, giusta o sbagliata che sia. Relatore il magistrato Amedeo Franco, ora scomparso. (LA NOTIZIA)

Esposito sarebbe stato ospite abituale dell'albergo: "Lo ricordo dal 2007 fino al 2010/2011, non so essere preciso", ha spiegato ai difensori di Berlusconi un camerere. "Esposito spesso chiedeva di chi fosse la struttura alberghiera ed io rispondevo di De Siano, esponente politico di Forza Italia e all'epoca sindaco di Lacco Ameno. (Liberoquotidiano.it)

E poi riporta alcuni audio del giudice Amedeo Franco, relatore del verdetto di condanna emesso dalla Cassazione, che dice: "Berlusconi deve essere condannato a priori perché è un mascalzone! Questa è la realtà… a mio parere è stato trattato ingiustamente e ha subito una grave ingiustizia". (Il Fatto Quotidiano)

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A distanza di sette anni, una intercettazione telefonica, mandata in onda ieri nel corso del talk politico, getta ombre e dubbi sull’esito di quel processo. Nell’ultima puntata di ‘Quarta Repubblica‘ (Rete 4), il giornalista Nicola Porro ha trasmesso uno scoop sulla sentenza della Cassazione che nel 2013 condannò Silvio Berlusconi al carcere per frode fiscale. (Virgilio Notizie)