Il discorso di Fabregas al Como dopo la promozione in Serie A: "Grazie, tutti a Ibiza!"

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Cesc Fabregas ringrazia i suoi dopo l'approdo in A ed è di parola: "Ho promesso che vi pagavo il viaggio: tutti a Ibiza!". Lo spogliatoio del Como, dopo la promozione in Serie A, è un catino d'entusiasmo. Decibel altissimi per i lariani, che pareggiando col Cosenza hanno tagliato un traguardo che ha fatto scoppiare la festa al fischio finale dell'ultima giornata di campionato. Morale alle stelle anche per Cesc Fabregas, artefice insieme a Osian Roberts della scalata lombarda e che ha voluto dire "grazie" ai suoi in maniera speciale. (Goal Italia)

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Cosa ci fanno insieme l’ago di un grammofono, il bridge e le sigarette aromatizzate ai chiodi di garofano? Detto così, sembra un rompicapo senza alcun senso logico. La squadra di Roberts e Fabregas ha conquistato la promozione in A dopo 21 anni. (La Gazzetta dello Sport)

Ma se il lungolago e tutta la zona attorno al Sinigaglia si sono trasformati in una curva permanente tra bandiere, cori e fumogeni, un’altra zona delle città è diventata un punto caldissimo dopo il trionfo: la discoteca Venus. (ComoZero)

Dopo anni di gavetta, Marco Sala ieri ha potuto festeggiare la promozione in Serie A con la maglia del Como. (Fcinternews.it)

Prima di lui Roberto Mancini, Luca Marchegiani, Sergio Paolinelli, Mauro Bertarelli. Sei anni da protagonista con la maglia del Como, tre promozioni a partire dalla serie C, oltre duecento presenze, una sessantina di gol, la fascia da capitano nelle battute finali della corrente stagione a certificare anzianità e carisma, una autentica bandiera per la società lariana, beniamino assoluto della tifoseria. (il Resto del Carlino)

L’obiettivo è assicurarsi un posto comodo nella mischia per vedere le immagini trasmesse da uno smartphone tenuto in mano da un ragazzo. Davanti al “bar Pino”, storico punto di ritrovo dei tifosi del Como in riva al lago, a pochi passi dallo stadio, una ventina di persone vestite di varie tonalità d’azzurro sgomita come a un concerto punk hardcore. (L'Ultimo Uomo)

Ce ne erano almeno diecimila fuori, con lo smartphone in mano a seguire contemporaneamente le vicende del Sinigaglia e quelle di La Spezia, con un susseguirsi di esplosioni di delusione e gioia, da dentro e fuori lo stadio. (IL GIORNO)