Pogacar, a Oropa Marco Pantani vive ancora

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Tutto parlava di lui. A Oropa Marco Pantani vive ancora, a 25 anni da un'impresa che non si cancella. Quando a 11 chilometri dal traguardo Tadej Pogacar fora la ruota anteriore, va in coda al gruppo e scivola a terra tentando di curvare la sua bici imbizzarrita, chiunque avesse gli occhi puntati su quella scena trattiene il fiato. Non appena Tadej monta di nuovo in sella, la mente vola a quel giorno che tutti evocavano, cullato nella mente come meritano i ricordi più dolci. (Tuttosport)

La notizia riportata su altre testate

CLASSIFICHE - CURIOSITA' - TAPPE - MONTEPREMI - ALBO D'ORO (Sky Sport)

Era un evento particolare, era il giorno in cui il Giro d’Italia arrivava a Oropa, al culmine di una tappa che ha reso leggendario Marco Pantani (scomparso il 14 febbraio 2004), tanto da legare per sempre il suo nome a quella salita. (Corriere della Sera)

La notizia più bella, in alcuni casi, più che essere contenuta nell'intervista… è l'intervista stessa! Il nostro direttore Pier Augusto Stagi, tra i bus e i fogli firma del Giro d'Italia, ha infatti intercettato pure Luca Guercilena, a cui siamo... (TUTTOBICIWEB.it)

Il percorso prevede una prima parte di tappa vivace, in particolare con il Passo del Bosco dopo 62 km: il Gran premio della montagna di terza categoria può vivacizzare la corsa ma difficilmente può diventare il trampolino per una fuga. (Adnkronos)

A tappa da Genova a Lucca e arrivo tra i primi Appennini toscani. 178 chilometri quasi pianeggianti tranne per il Passo del Bracco che potrebbe innescare una fuga di giornata. (Fanpage.it)

I tre battistrada hanno iniziato la salita al colle del Melogno, unico Gpm (terza categoria) della giornata, con 4'38" di vantaggio sul gruppo dopo 85 km di corsa. Cambi regolari in testa fra Munoz, de Bod e Calmajane, che hanno 5' di vantaggio dopo 70 km dal via. (La Gazzetta dello Sport)