La procura di Firenze fa riaffiorare dubbi sull'impero Berlusconi

TvZoom ECONOMIA

La procura di Firenze fa riaffiorare dubbi sull’impero Berlusconi Il tesoro del Cavaliere La lente dell’Antimafia su 70 miliardi di lire cash Repubblica, di Lirio Abbate e Antonio Fraschilla, pag. 12 Un nuovo documento giudiziario riapre lo scenario sull’origine dell’impero di Silvio Berlusconi. Una consulenza tecnica adesso al vaglio dei magistrati antimafia di Firenze che vogliono capire se c’è un nesso tra le somme ancora oscure arrivate nelle casse di Fininvest e i boss di Cosa nostra. (TvZoom)

Ne parlano anche altri media

«Calunnie senza fondamento» utilizzate per «operazioni di puro sciacallaggio politico». Marina Berlusconi non usa giri di parole per replicare all'ultima puntata delle «rivelazioni» sul lato oscuro della storia della Fininvest (ilGiornale.it)

Un’inchiesta piena di “rivelazioni” su quello che viene definito il “lato oscuro” della storia del gruppo del Biscione. Da un paio di giorni La Repubblica è tornata all’attacco, tirando fuori dal cassetto una storia vecchissima, quella dei finanziamenti che negli anni ’70 diedero vita al gruppo Fininvest e dei rapporti tra il Cav e Marcello Dell’Utri. (Liberoquotidiano.it)

Dia: “Una sorta di ricatto non espresso” dietro le somme versate da Berlusconi ai Dell’Utri (Antimafia Duemila)

PROCURA DI FIRENZE - Intercettato, legge una lettera per Berlusconi. E si emoziona per uno scritto della poetessa giapponese Oshiro: “Eloquenza del silenzio” L’INCHIESTA (Cronache Agenzia Giornalistica)

Nelle carte anche le intercettazioni tra la moglie di Dell'Utri e quella di Verdini, che parlano dell'ex premier: "Ma se uno non lo ricatta figlia mia... I magistrati si concentrano sui rapporti economici tra l'uomo di Arcore e il suo storico braccio destro. (Il Fatto Quotidiano)

E sono al contempo inafferrabili le ragioni che hanno spinto il Cavaliere a versare, tra il 2012 e il 2021, un totale di 28 milioni di euro nelle casse del suo ex braccio destro Marcello Dell’Utri, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, ancora imputato (ma assolto in Appello) al processo sulla “Trattativa Stato-mafia” e indagato con Berlusconi tra i mandanti delle stragi del 1993. (L'INDIPENDENTE)