Anora: la recensione del film con Sean Baker che ha vinto a Cannes

Anora: la recensione del film con Sean Baker che ha vinto a Cannes

Ciò che fortunatamente non si è smarrita è la sensibilità di Baker per l'umanità dietro le buffonate. Anora, presentato in anteprima al Festival di Cannes, è in linea con lavori come Uncut Gems, una corsa cinetica attraverso una New York raramente vista al cinema. È un'esplosione selvaggia e profana. Ma lo zoom lento che Baker utilizza nella sorprendente e disarmante scena finale del film ci costringe a riconsiderare ciò che abbiamo appena visto. (Vanity Fair Italia)

La notizia riportata su altre testate

Il Palmares assegnato dalla giuria presieduta dalla regista e attrice Greta Gerwig, artefice del fenomeno Barbie e con personalità forti come Lily Gladstone e Omar Sy e con Pierfrancesco Favino, ha riservato molte sorprese e tante emozioni. (Il Centro)

Non è la prima volta che il regista tratta il tema del sex work a Cannes. Lo aveva fatto nel 2021 con Red Rocket ed è tornato a farlo nel 2024: il tema è il medesimo, la narrazione tocca le corde dell'umanità. (alfemminile.com)

Un esito a sorpresa dopo 12 giorni di rassegna e 22 film in competizione: la giuria presieduta da Greta Gerwig ha attribuito il premio principale ad «Anora» del suo connazionale Sean Baker. Tra tanti film che affrontavano temi molto difficili o impegnati, i giurati hanno scelto la storia d’amore tra Ani, una prostituta di New York, e il figlio di un ricco oligarca russo che prende una piega pericolosa. (L'Eco di Bergamo)

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È una questione di precedenti, molteplici e consecutivi: nelle ultime cinque edizione del Festival di Cannes, Neon è sempre riuscita a mettere il suo logo nei titoli di testa dei film che hanno vinto la Palma d’oro. (Rivista Studio)

E così da oggi Selena Gomez può esporre in casa una Palma d’Oro per la miglior interpretazione femminile. È l’esito più inaspettato di un’edizione del Festival di Cannes che, per la prima volta da quando nel 2017 è partito il movimento MeToo e il processo di revisione della posizione e del ruolo delle donne nell’industria e nei film ha subito un’accelerata, è stata dominata dalle donne seriamente e non pretestuosamente. (BadTaste.it Cinema)

Verrebbe da dire: lasciate stare i premi di questa edizione, nonostante la Palma finisca a un film pazzo che strappa risate e commozione nel finale, perché un attimo prima sul palco si è fermata la Storia del cinema: il lungo abbraccio tra George Lucas (Palma alla carriera) e Francis Ford Coppola (qui in gara con “Megalopolis”, ma non c’entra), l’interminabile standing ovation, il regista di “Apocalypse now” e tanto altro che consegna il premio all’inventore di “Star wars” e tanto altro. (ilgazzettino.it)