Luciano Gaucci, morto l’ex presidente del Perugia: dalla sfuriata con Matarrese alla passione per i cavalli
Il primo colpò lo fallì per quel cavallo, poi mantenne la promessa: nel giugno del 1996 festeggiava il ritorno degli umbri nella massima divisione dopo 15 anni.
La più celebre fu quella con Antonio Matarrese, davanti al pullman del Bari e alle telecamere.
«Il giocatore è in ospedale, ha la frattura», diceva Gaucci all’arbitro e il presidente pugliese s’intromise: «Gaucci, noi siamo di Serie A».
Si presentò così Gaucci – morto sabato a Santo Domingo a 81 anni – al mondo del calcio, dove era entrato l’autunno precedente come un uragano. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
Oggi si è spento, infatti, l'ex storico presidente del Perugia Luciano Gaucci. E' stato presidente del Perugia per 13 anni facendo vivere agli umbri il suo periodo migliore facendo passare giocatori come Nakata, Obodo, Ze Maria e Fabio Grosso. (ForzaPalermo.it)
Ripartiremo da zero e a testa alta, anche se non ci sarà il miracolo del ripescaggio in serie B. Il tribunale de L’Aquila ordina il blocco di C2 e D per mettere all’asta il titolo del club abruzzese fallito. (IlNapolista)
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE > > > Morto Luciano Gaucci: la storica rissa con Matarrese (VIDEO). Morto Luciano Gaucci, lutto per il Perugia e per tutto il mondo del calcio. Nato a Roma nel 1938, prima che nel calcio Gaucci è stato un grande appassionato di ippica. (Inews24)
Un messaggio che ha lasciato su Twitter, condiviso e commentato da tutti i suoi follower: "Non sarò mai grato abbastanza a te e alla tua famiglia. (PerugiaToday)
Quanto fatto a Perugia, portando la squadra in Serie A e scoprendo tanti giocatori di talento arrivati poi in Nazionale, resterà nella storia". Gaucci, quando era il presidente della Viterbese, nel 1999, chiamò Morace ad allenare, prima donna, una squadra professionistica maschile. (Adnkronos)
News | È morto Luciano Gaucci: quella volta che Lucci andò a trovarlo a Santo Domingo | VIDEO Aveva 81 anni e dal 2005 viveva a Santo Domingo, prima da latitante e poi da uomo libero dopo aver patteggiato una condanna a 3 anni. (LE IENE)
