L’Eurovision vuole sembrare cool ma è una tamarrata pazzesca (e c’entrano anche Damiano dei Måneskin e i capezzoli di Victoria)

Quand’è che l’Eurovision Song Contest ha smesso di essere quell’immancabile cult che noi “spostati” aspettavamo con gioia alla ricerca del peggio con cui (spesso soli, nella nostra stanzetta da nerd) pogare o commuoverci al ralenti in un mix letale e parossisstico di atmosfere tra gli ABBA e gli EUROPE (la loro indimenticata “The Final Countdown” fu coverizzata dal maestro catanese Brigantony con il titolo “Mi Stuppai ‘Na Fanta”)?  l’Eurovision è stato anche il luogo dove l’eurodisco ha proliferato, con quella sua ascendenza da tarantella e la mani battute a tempo Quand’è che quella meraviglia di festival barbaro, fatto per e da musicisti con il “mullet” (taglio che voi umani conoscete per quei gli anni meravigliosi ed esteticamente roboanti popolati dai Duran Duran e dagli Spandau Ballet), abitanti dei boschi, delle lande sperdute, dei piccoli paesini con la mucca sul retro delle casette di legno? Quand’è che è diventato un festival cool? La mia memoria dà la colpa ai Maneskin. (MOW)

La notizia riportata su altre testate

Dalla nascita del concorso, nell'ormai lontano 1956, se ne sono alternati di artisti sul palco, con esibizioni sempre più performanti, eccentriche e memorabili che hanno creato una fanbase unica nel suo genere, come, in fondo, unico è l'evento. (GQ Italia)

Il contest canoro che dovrebbe celebrare la musica e le lingue europee, ma dove sempre più spesso ormai si sente cantare quasi solo in inglese, è giunto alla sua 68° edizione. Quest’anno ad ospitare l’evento è la città di Malmö, in Svezia e a rappresentare l’Italia è la giovanissima Angelina figlia d’arte del cantautore italiano Mango e vincitrice dello scorso festival di Sanremo. (ByoBlu)

Sul palco, in occasione della seconda semifinale, sono saliti 19 artisti tra cui la nostra Angelina che, pur essendo comunque già qualificata per la finale, ha fatto una performance straordinaria. Notevoli anche Aiko, Saba e Megara, che rappresentano San Marino (Sky Tg24 )

È noto che le vittorie sono state solo tre: Gigliola Cinquetti nel 1964, Toto Cutugno nel 1990 e i Måneskin nel 2021. Tre le medaglie d’argento (Gigliola Cinquetti nel 1974, Raphael Gualazzi nel 2011 e Mahmood nel 2019) e cinque quelle di bronzo (Domenico Modugno nel 1958, Emilio Pericoli nel 1963, Wess e Dori Ghezzi nel 1975, Umberto Tozzi e Raf nel 1987, Il Volo nel 2015). (Spettakolo.it)

A volte sul palco, in altre occasioni prima e dopo l’evento, l’Eurovision è spesso terreno di scontro simbolico tra Paesi, in altri casi è stato teatro di piccoli scandali e grandi polemiche. Martedì c’è stata la prima semifinale, stasera ci sarà la seconda e l’11 la finale (informazioni qui). (Rolling Stone Italia)

L’Italia è una delle nazioni più presenti all’evento, nonché una delle prime ad aver debuttato all’interno della manifestazione. (Ability Channel)