Toti: “Tu e tuo fratello siete due bulldozer, fammi dare un po’ di voti ad Ilaria Cavo”

La Repubblica INTERNO

«Noi, quattro, cinquecento voti siamo in grado di portarli, perché andiamo a chiamarci tutti i riesini nome per nome», dice Arturo Testa, originario di Riesi (Caltanissetta) come il fratello Italo Maurizio. D’altra parte, il candidato presidente Giovanni Toti arrestato per corruzione elettorale, non risparmia complimenti ai due gemelli Testa che vivono in provincia di Bergamo, entrambi raggiunti … (La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Tutti sanno, e oggi lo scrivono ovunque, che si arresta una persona prima di un processo solo per tre motivi: se si teme che possa scappare, ma non era questo il caso di Toti; oppure se si ha paura che possa inquinare le prove, ma qui parliamo di finanziamenti certificati da lui stesso, avvenuti sul suo comitato elettorale e sulla sua fondazione, un po’ come il caso di Renzi; oppure se c’è il pericolo che il reato venga ripetuto. (Nicola Porro)

Antonio Tajani, sulla vicenda giudiziaria del presidente ligure Giovanni Toti, condivide quanto detto dal Guardasigilli sull’utilità di arresti quando sono passati anni dai fatti: «Il ministro Nordio — ha detto il segretario di Forza Italia — ha un ruolo e può dire ciò che pensa. (Corriere della Sera)

Esponenti di Forza Italia nella bergamasca, Arturo Angelo e Italo Maurizio sono accusati di corruzione elettorale con finalità di agevolare Cosa Nostra al nord. Arriva fin dentro il Pirellone l'inchiesta della procura di Genova che ha portato agli arresti domiciliari il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, con l'accusa di corruzione. (MilanoToday.it)

Per questo il governatore della Liguria, che ha svenduto «la propria funzione, i propri poteri», è agli arresti domiciliari su richiesta della Procura guidata da Nicola Piacente, e perché, scrive il gip Paola Faggiani, potrebbe commettere «in occasione delle prossime elezioni, analoghe condotte corruttive, mettendo la propria funzione al servizio di interessi privati», mentre sullo sfondo emerge (non per Toti) un preoccupante filone di corruzione elettorale aggravata dalla finalità mafiosa. (Corriere della Sera)

“Senti Renato, io sono nelle mani di Giovanni per questi due supermercati qua. È la mattina del 17 marzo 2022 e Francesco Moncada, consigliere d’amministrazione di Esselunga e marito dell’ad Marina Caprotti, va a trovare Giovanni Toti nel suo ufficio al palazzo della Regione Liguria: nella stanza ci sono le cimici piazzate dalla Procura di Genova, che indaga entrambi per corruzione. (Il Fatto Quotidiano)

Ora la Liguria non può essere messa in un imbarazzo permanente, a causa di un presidente ai domiciliari e di figure legate alla sua maggioranza anch'esse sotto arresto con accuse gravissime": lo dice a Fanpage. (Fanpage.it)