Assange, Rebecca Vincent (Rsf): “Dopo anni, si intravede un barlume di speranza”

Il Fatto Quotidiano ESTERI

“So che Stella Moris è amareggiata da questo esito, che non è quello che speravamo. Ma non è nemmeno il peggiore possibile… temevamo l’estradizione, e credo questo verdetto segni un cambiamento, dovuto anche alla persistenza delle campagne per la liberazione di Julian. La pressione serve, non possiamo mollare”. L’ex segretario del Labour, Jeremy Corbyn, il politico inglese che non ha mai fatto mancare il suo appoggio ad Assange e alla sua denuncia dei crimini di guerra degli Usa, ieri ha commentato così la decisione dell’Alta Corte. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

Il giornalista australiano dovrà dunque aspettare la prossima udienza, il 20 maggio, per conoscere il suo destino. La caccia al giornalista e caporedattore di WikiLeaks dura da più di 15 anni, reo di aver diffuso documenti pesantissimi sugli affari statunitensi. (Radio Radio)

Dopo aver esaminato le critiche a quelle obiezioni, che gli USA dovranno poi depositare entro il 14 maggio. Dopo aver esaminato le obiezioni all’attendibilità di quelle garanzie, che gli avvocati di Julian dovranno presentare entro il 30 aprile; (L'INDIPENDENTE)

L'ultima carta di una partita lunghissima che potrebbe consentire a Julian Assange di sfuggire all'estradizione negli Stati Uniti - che da quasi 15 anni danno la caccia al giornalista australiano e cofondatore di WikiLeak per aver diffuso documenti top secret del Pentagono e del Dipartimento di Stato contenenti rivelazioni imbarazzanti - la gioca l'Alta Corte di Londra consentendo ad Assange di presentare un nuovo ricorso contro l'estradizione. (ilGiornale.it)

Il giornalista australiano e cofondatore di WikiLeaks, 52enne, è stato incriminato negli Stati Uniti per 17 capi di accusa. Nella tarda mattinata di oggi a Londra si conoscerà il destino del giornalista australiano e fondatore di Wikileaks, Julian Assange. (Corriere TV)

Milano, presidio per Julian Assange in Piazza Liberty 26 marzo 2024 (Il Sole 24 ORE)

La pubblicazione da parte sua nel 2010 di un cospicuo faldone di documenti diplomatici statunitensi riguardanti le guerre in Iraq e in Af… (La Stampa)