Dalle challenge al kit del suicidio. Gli smartphone rendono patologiche solitudine e asocialità

Tecnica della Scuola SALUTE

Un anno è passato da quando in Trentino si tolse la vita una docente pensionata di 63 anni. Aveva acquistato il “kit per il suicidio” su internet. Il venditore, un canadese di 57 anni, rischia ora l’ergastolo nel suo Paese, perché accusato di aver indotto o facilitato decine di suicidi qua e là per il pianeta. Nel web chiunque può trovare di tutto: fatto già gravissimo di per sé. Se poi in quel chiunque son compresi anche bambini e adolescenti, incollati “h24” ai propri smartphone, non è difficile comprendere il pericolo che tale situazione comporta. (Tecnica della Scuola)

Su altri media

La privazione dello smartphone e, per estensione, dei social giova alla salute mentale dei più giovani, almeno in alcuni contesti. Questa la conclusione a cui è giunto uno studio dell’Istituto norvegese della sanità pubblica, coordinato dalla ricercatrice Sara Abrahamsson. (Nurse Times)

L’uso dei telefoni nelle strutture scolastiche è espressamente vietato in diversi paesi anche se la realtà non è sempre così. Le soluzioni individuate sono differenti. Una scuola media del Connecticut, negli Stati Uniti d’America, ha avviato un esperimento per evitare l’utilizzo del cellulare fino all’orario d’uscita. (Quotidiano di Sicilia)

Da anni il dibattito sull’impatto degli smartphone e dei social sulla salute mentale, specialmente dei giovani, è acceso. Come scrive L’Indipendente, uno studio norvegese coordinato da Sara Abrahamsson dell’Istituto norvegese della Sanità Pubblica offre dati interessanti, suggerendo che la privazione del telefono durante le ore di lezione potrebbe avere effetti positivi sui ragazzi. (Orizzonte Scuola)

Uno studio coordinato dalla ricercatrice Sara Abrahamsson per l’Istituto norvegese della Sanità Pubblica offre in tal senso dei dati tangibili, suggerendo che la privazione del telefono possa giovare ai bambini. (L'INDIPENDENTE)

I pedagogisti e gli psicologi affermano la convinzione che un dispositivo come uno smartphone vada dato ad un’età congrua, per evitare episodi di cyberbullismo o, peggio, il contatto diretto tramite social network di persone meno raccomandabili. (Mondo3)

Una scuola del Connecticut è riuscita ad eliminare l'uso degli smartphone da parte degli studenti senza sequestri o divieti inapplicabili: i cellulari rimangono sempre con i ragazzi, ma dentro una fodera che non si può aprire prima della fine delle lezioni. (Fanpage.it)