Eni, “prima centrale nucleare a fusione nei primi anni Trenta”

la Repubblica ECONOMIA

MILANO – I “primi anni Trenta”. Non quelli che videro sorgere i Mondiali di calcio, non quelli della fine di Al Capone e dell’inizio di Adolf Hitler. Ma quelli del nostro secolo, il Duemila. E’ l’orizzonte indicato dall’Eni entro il quale il gruppo energetico “prevede di realizzare la prima centrale nucleare a fusione industriale”: nei primi anni Trenta, appunto. Lo ha detto la responsabile del gruppo per la fusione, Francesca Ferrazza, in audizione alla Commissione Ambiente del Senato (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Mentre la politica italiana si cimenta nella più grande operazione di greenwashing di sempre, con un libro di Del Debbio su Berlusconi, un film su Mediolanum e pure un francobollo, così da costringerci ancora a leccare sul retro il Cavaliere, il più importante gruppo petrolifero del Paese – l’Eni – nemmeno finge di voler diventare più ambientalista e sostenibile. (LA NOTIZIA)

Auditi in Commissione Ambiente del Senato i manager di entrambe le aziende hanno illustrato i vantaggi del nucleare. “Interlocuzione proficua con Confindustria, Enel, Eni e Nwecleo” anche per l’intergruppo energia nucleare (Energia Oltre)

Malgrado siamo lontanissimi da una o più eventuali condanne, il terremoto politico pugliese, che sta sconquassando il campo largo, ha riportato alla ribalta i teorici della cosiddetta questione morale. (opinione.it)

A garantirlo è la responsabile del gruppo per la fusione, Francesca Ferrazza, in audizione alla Commissione Ambiente del Senato. Il gruppo italiano prevede di contribuire a realizzare a metà degli anni Venti il primo impianto pilota Cfs-Sparc. (Open)

Il gruppo italiano prevede di contribuire a realizzare a metà degli anni Venti il primo impianto pilota Cfs-Sparc. Lo ha detto la responsabile del gruppo per la fusione, Francesca Ferrazza, in audizione alla Commissione Ambiente del Senato (Today.it)

Con l’introduzione del primo impianto industriale di fusione nucleare, previsto per i primi anni Trenta, si aprono nuovi scenari per l’energia globale. E stavolta l’Italia non sta a guardare. Questa tecnologia promette di cambiare radicalmente le nostre fonti energetiche, ma quali passi sono necessari per trasformare questa ambizione in realtà? La fusione nucleare è destinata a diventare una realtà industriale entro i primi anni Trenta, promettendo un impatto significativo sul mix energetico globale con un'energia più pulita e sostenibile (greenMe.it)