La prima missione di difesa planetaria è diventata realtà, deviata la traiettoria di un asteroide con una sonda spaziale

La sonda spaziale Dart della Nasa si è scontrata intenzionalmente contro l’asteroide Dimorphos. Si trattava di una missione per testare la nostra capacità di difenderci da oggetti potenzialmente pericolosi per la Terra (Il Fatto Quotidiano)

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In 600 immagini il racconto della prima missione di difesa planetaria mai realizzata: la sonda Dart della Nasa ha impattato la notte scorsa l'asteroide Dimorphos per mostrare che un oggetto costruito dall'uomo può cambiare la rotta di un piccolo corpo celeste. (Adnkronos)

Per la prima volta nella storia dell’umanità un asteroide, Dimorphos, (gemello in greco), una lunetta di 780 metri di diametro, che orbita attorno all'asteroide Didymos, vicino alla Terra, è stato deviato dalla sua traiettoria naturale attraverso il lancio intenzionale, contro la sua superficie, di un veicolo spaziale, in questo caso della (Secolo d'Italia)

Questo film replay è 10 volte più veloce della realtà, fatta eccezione per le ultime sei immagini, che vengono mostrate alla stessa velocità con cui le ha restituite la navicella spaziale. La navicella spaziale DART ha trasmesso queste immagini in streaming dalla sua fotocamera DRACO sulla Terra in tempo reale mentre si avvicinava all'asteroide. (ilmessaggero.it)

La scorsa notte il satellite LICIACube dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), ideato e costruito dall’azienda torinese Argotec, ha portato a termine con successo gli obiettivi per cui era stato concepito. (Astrospace.it)

L’incontro prende spunto dal libro “Space Economy” di Simonetta Di Pippo. Astrofisica, già direttrice dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico e oggi alla guida dello Space Economy Evolution Lab di SDA Bocconi School of Management, Di Pippo ci accompagna alla scoperta di un settore da cui passa gran parte del futuro (sostenibile) del nostro pianeta, in un viaggio ai limiti della fantascienza tra asteroidi “da scavo”, cittadelle marziane, costellazioni di satelliti e tecnologie per combattere il cambiamento climatico (MI-LORENTEGGIO.COM – LE ULTIME NOTIZIE DI CRONACA, POLITICA, ANNUNCI, SPORT, FOTO E VIDEO DI MILANO E LA LOMBARDIA)

Testimone involontario dell’impatto è il minisatellite italiano LiciaCube, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e realizzato dall’azienda Argotec, che si trovava a meno di mille chilometri dall’asteroide e subito dopo la collisione è entrato in scena come un fotoreporter cosmico per riprendere il punto in cui è avvenuto l’impatto. (Il Riformista)