Turchia, terremoto magnitudo 7.9 vicino a confine con la Siria: centinaia le vittime

Sky Tg24 INTERNO

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7.9 è stata registrata nella notte, alle 4:17 ora locale (le 2:17 in Italia), nel sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria. Secondo i dati dell'Ingv e dell'Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. Sono state tre le forti repliche: alle 2:28, 2:36 e 2:58 ora italiana con magnitudo rispettivamente 5.6 (rivista al ribasso da 6.7), 5.2 e 5. (Sky Tg24 )

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Terremoto: la scossa in Turchia e le vittime senza fine La scossa di terremoto in Turchia è di quelle pesanti: magnitudo 7.9. L’ora del disastro, le 4:17 locali (2:17 in Italia). Area: la parte meridionale del Paese, vicino al confine con la Siria (Il Primato Nazionale)

Sono oltre 700 le persone che hanno perso la vita per il terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito nella notte il sud est della Turchia e il nord della Siria. (Tiscali Notizie)

Il cataclisma in Turchia è scoppiato alle 2,17 ora italiana (4.17 ora locale) quando una scossa di magnitudo 7,9 si è abbattuta nel sud del paese anatolico. Ad essa ne sono seguite altre sette, tutte comprese tra magnitudo 4,7 e magnitudo 5,6. (il Resto del Carlino)

È rientrata in Sicilia l’allerta tsunami scattata in seguito al devastante terremoto che ha colpito stanotte la Turchia e la Siria. Il Dipartimento regionale Protezione civile (Drpc) ha diffuso una nota per comunicare lo stop all’allarme precedentemente diramato e che interessava le coste orientali dell’Isola. (Corriere del Mezzogiorno)

Allarme però già ridimensionato dalla Protezione civile. In Italia l'allerta riguarda le coste della Puglia, della Calabria e della Sicilia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I soccorritori sono alla ricerca di sopravvissuti intrappolati nelle macerie dopo che un forte terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito la Turchia centrale e la Siria nordoccidentale lunedì (6 febbraio), uccidendo centinaia di persone mentre gli edifici crollavano in tutta la regione. (La Stampa)