Jacqueline Fuchs, un film sulla campionessa bodybuilder: «Per il mio corpo rischio di morire»

In «Body Odyssey», al Festival di Bari, la storia della culturista: «Nei video mi stupisco dei miei muscoli. Mi faccio la barba a causa degli ormoni? Tutti si radono, uomini e donne. Sono divisiva, c’è chi mi chiede se sono un uomo. Ho avuto ragazzi mingherlini» BARI La parola che la bodybuilder usa più spesso è «normale». E non bisogna fermarsi «all’apparenza». Al Bif&st di Bari, Body Odyssey di Grazia Tricarico (dall’11 aprile nelle sale), racconta la storia di Jacqueline Fuchs: a 52 anni, è una erculea campionessa di mezz’età, svizzera di nascita, passata al culturismo tardi, a 39 anni, dopo un grave incidente mentre faceva boxe. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

La sua vita è una ricerca spasmodica di perfezione e bellezza, monitorata costantemente dal suo allenatore che, come un demiurgo, vigila sui suoi singoli gesti quotidiani. Intervista a Grazia Tricarico e Jacqueline Fuchs, regista e protagonista. (CinemaItaliano.Info)

Poi però prende una piega astratta, surreale, non documentaristica. È protagonista di Body Odyssey di Grazia Tricarico, che esordirà l’11 aprile nelle sale. (Open)

La storia di Jacqueline Fuchs, 52 anni, bodybuilder di origini svizzere è stata raccontata dalla regista Grazia Tricarico in Body Odyssey, un docufilm che uscirà nelle sale l’11 aprile. (Milleunadonna.it)

Così la bodybuilder svizzera Jacqueline Fuchs si racconta al Bif&st di Bari. “Più muscolosa diventavo, più crescevo fisicamente, meno venivo compresa”. (cinematografo.it)