Rosa e Olindo e la strage di Erba, l’ombra della ‘fabbrica del colpevole a basso costo’

Dire INTERNO

Rosa e Olindo e la strage di Erba, l’ombra della ‘fabbrica del colpevole a basso costo’ Sul riesame del caso si esprimerà la Corte d'appello martedì 16 aprile: Olindo e Rosa sono colpevoli o no? ROMA – Un palazzo che da lontano sembra ben costruito e che da vicino invece è pieno di crepe. È la metafora che intervistato dalla Dire ha utilizzato Antonino Monteleone – giornalista inviato delle Iene e coautore del libro Erba (Piemme editore) con Francesco Piano – per parlare della sentenza di terzo grado sul caso di Erba. (Dire)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Seconda udienza nel processo di revisione per la strage di Erba: i difensori di Olindo Romano e Rosa Bazzi provano a convincere la Corte d'Appello di Brescia che esistono "nuove prove" in grado di demolire la condanna all'ergastolo della coppia per l’omicidio di Raffaella Castagna e il figlio Youssef, la nonna Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini dell’11 dicembre 2006. (Sky Tg24 )

Dimostrare il più grande errore giudiziario della storia. E’ l’impegno che la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva all’ergastolo per la strage di Erba, si sono assunti con la richiesta di revisione del processo e che oggi sono pronti a sostenere in aula davanti ai giudici della seconda sezione della corte d’appello di Brescia. (Secolo d'Italia)

I due sono stati condannati all'ergastolo - che ha retto per ben tre gradi di giudizio (Adnkronos)

Nella prima udienza, quella del primo marzo, ha parlato la procura, l'accusa, che ha ribadito la forza delle prove che hanno portato alla condanna in tre gradi di giudizio. La Corte d'appello di Brescia, che in questo caso è giudice della revisione, ha riunito, accogliendole, le istanze di revisione presentate dai legali della coppia e da Cuno Tarfusser. (Vanity Fair Italia)

Vittima una donna di 86 anni finito nel mirino di un ragazzo di appena 18 anni che si è finto avvocato e ha sfruttato ancora una volta la tecnica dell’incidente mai avvenuto e del parente nei guai. La pensionata è stata raggirata con il modus operandi ormai noto alle forze dell’ordine: una chiamata da parte di una persona che si finge un legale, affiancato da un complice che si presenta come maresciallo dei carabinieri, in cui vengono chiesti soldi e gioielli per scongiurare l’arresto di un parente, in questo caso del nipote. (Il Giornale d'Italia)

Nella palazzina di via Diaz - Raffaella Castagna, il figlio Youssef di soli due anni, la nonna del piccolo Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini, moglie dell’unico sopravvissuto Mario Frigerio. (Tiscali Notizie)