Mersch (Bce) apre al pagamento dei dividendi nel 2021, Intesa e Mediobanca in cima alla lista

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Infine, nel caso di FinecoBank, il dividendo 2020 è atteso a 33 centesimi con uno yield del 2,6% (payout del 64%).

"In altre giurisdizioni, sembra esserci anche una mossa verso un approccio caso per caso", ha aggiunto.

L'Eurotower ha ordinato alle banche della zona euro di sospendere tutti i dividendi e i buyback per conservare 30 miliardi di euro di capitale a marzo, poco dopo l'arrivo della pandemia in Europa. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altre fonti

Intesa SanPaolo e Mediobanca, ma anche le tre stelle del risparmio gestito italiano Banca Mediolanum, Banca Generali e Fineco Bank. La vigilanza, secondo Mersch, dovrà essere “molto prudente” nel permettere che “l’erogazione delle cedole venga ripristinata ai livelli precedenti la pandemia”. (Finanzaonline.com)

(Segue)Intanto la redditività delle banche resta debole, prosegue la Bce, secondo cui il materializzarsi di perdite dalla crisi pandemica potrebbe verificarsi con un certo ritardo rispetto alla ripresa dell'economia. (Rai News)

Ci potranno però essere deroghe per singoli istituti. Secondo il presidente della vigilanza Bce, Andrea Enria, le sofferenze delle banche dell’eurozona potrebbero raggiungere i 1.400 miliardi di euro anche se, ha ricordato Mersch, si tratta di uno scenario «severo, estremo». (Il Sole 24 ORE)

Certo, ha ammesso Mersch, le banche sono entrate nella fase della pandemia con “requisiti patrimoniali più forti” rispetto a quelli della crisi finanziaria del 2008. Mersch ha fatto capire tuttavia che lo stop al congelamento delle cedole non necessariamente corrisponderà al desiderio della banca centrale di agire in tal senso. (Finanzaonline.com)

Le novità sulle banche europee e sulle prospettive finanziarie in questo tempo di pandemia. Sullo stop al pagamento del dividendo per le banche europee è arrivato uno spiraglio di apertura da Yves Mersch, vicepresidente del consiglio di sorveglianza BCE. (Money.it)

Certo, ha ammesso Mersch, le banche sono entrate nella fase della pandemia con “requisiti patrimoniali più forti” rispetto a quelli della crisi finanziaria del 2008. La vigilanza, a suo avviso, dovrebbe essere infatti “molto prudente” nel permettere che “l’erogazione delle cedole venga ripristinata ai livelli precedenti la pandemia”. (Finanzaonline.com)