Recensione Google Nest Hub (2a gen): monitoraggio del sonno e gesti rapidi

CONCLUSIONI. Le nuove funzionalità, gli aggiornamenti e il prezzo inferiore fanno di Google Nest Hub di seconda generazione il degno successore del primo modello e il fiore all'occhiello della gamma Nest

Lo stesso sensore Soli è alla base della vera, grande novità introdotta dal nuovo dispositivo: Sleep Sensing.

Un vero peccato, dal momento in cui è forse l'unico, significativo segno caratteristico che differenzia la seconda generazione di Nest Hub dalla prima. (HDblog)

Ne parlano anche altri giornali

Google Nest Hub si ripresenta con Fuchsia 1.0. E’ interessante il fatto che questo smart display riporti un numero di versione software “1.0”, tuttavia, considerando che il ciclo di rilascio di Fuchsia è in corso, potrebbe riferirsi alla versione iniziale “M1”, ma anche fungere semplicemente da segnaposto. (TuttoTech.net)

Non è la prima volta che Fuchsia compare sul sito del Bluetooth: il relativo stack software , nome in codice Sapphire, era stato certificato poco più di un anno fa. Per il momento, installare e provare Fuchsia sui propri Nest Hub sembra un'impresa impossibile, per via delle misure di sicurezza "anti-modding" implementate nei dispositivi. (HDblog)

Dopo quattro notti di sonno Nest Hub dovrebbe darvi anche dei consigli sul sonno, ma nel nostro caso non ne abbiamo trovati. Google Nest Hub 2a generazione è disponibile dal 5 maggio ad un prezzo di 99€, giusto per un prodotto di questo tipo (SmartWorld)

Il progetto, che inizialmente sembrava non destinato a vedere la luce, si sta recentemente avvicinando alla realizzazione. (SmartWorld)

Così il direttore di Rai3 Franco Di Mare in audizione in commissione di vigilanza Rai (LaPresse) – Quella del 1 maggio “”E’ una vicenda che ha creato molto rumore ma è basata sulla manipolazione dei fatti, una vicenda che da parte di chi l’ha creata doveva dimostrare una censura da parte della Rai che non c’è stata”. (LaPresse)