Il ”vaccino” contro il colesterolo, cos’è e come funziona

TuttoAbruzzo.it SALUTE

A questo punto non resta che sperare che il nuovo farmaco, anche scherzosamente chiamato ‘vaccino’, funzioni come si deve.

Arriva direttamente dall’Inghilterra questo nuovo farmaco che è stato definito impropriamente “vaccino”.

Sembra incredibile a dirlo, ma dopo anni e anni di ricerca, forse è stato trovato un rimedio preventivo contro il colesterolo alto.

Questa proteina controlla il numero dei recettori per il colesterolo sulla superficie delle cellule epatiche. (TuttoAbruzzo.it)

Ne parlano anche altre testate

La terapia funziona con due iniezioni all’anno, e secondo i primi test ottiene i risultati voluti in poche settimane. C’è da sottolineare che secondo le nuove linee guida messe a punto dalla Società Europea di Cardiologia, è importante raggiungere valori di LDL inferiori a 55 milligrammi per decilitro e almeno dimezzare il colesterolo LDL. (Ladyblitz)

Toccherà alla Gran Bretagna grazie ad un accordo fatto con la Novartis a testare il vaccino contro il colesterolo alto, sarà sperimentato il medicinale ancora non approvato e se la sperimentazione avrà esiti positivi sarà allargata a migliaia di persone. (Notizie Ora)

Nello specifico parteciperanno alla prima fase del test uomini e donne di mezza età che non hanno avuto un evento cardiovascolare grave ma sono considerati ad alto rischio. (Responsabile Civile)

Questo il farmaco su cui punta il Nhs inglese, che ha in corso una sperimentazione, per disporre di un’altra importante arma trerapeutica contro l’ipercolesterolemia. Il farmaco sarà poi valutato per utilizzi di routine l’anno prossimo, sulla base delle evidenze fornite dai precedenti studi. (RIFday)

La terapia funziona con due iniezioni all’anno, e secondo i primi test ottiene i risultati voluti in poche settimane. Il Ministro Salute ha l’obiettivo di salvare 30 mila vite in 10 anni grazie al vaccino contro il colesterolo. (MEDIC@LIVE Magazine)

In caso di esito positivo i vaccini verranno diffusi a centinaia di migliaia di persone. Secondo molti, però, oltre al fine più nobile di salvare vite umane, si cela quello politico di tenere alta l’immagine della Gran Bretagna per le sperimentazioni farmaceutiche dopo i rischi corsi con la Brexit. (Metropolitan Magazine Italia)