Unicredit-Mps sotto i riflettori a Piazza Affari sul pressing del Tesoro per l'acquisto della banca senese

la Repubblica ECONOMIA

Di contro è in rialzo ( segui in diretta ) Mps.

- Unicredit e Monte dei Paschi sotto i riflettori di Piazza Affari, con il Tesoro in pressing sull'istituto guidato da Jean Pierre Mustier per intervenire nell'acquisizione della banca di cui il Mef è azionista di maggioranza.Secondo quanto ricostruito da Repubblica , il socio pubblico (al 68,5% della banca senese) sta cercando di risolvere la partita entro dicembre, data dalla quale la Banca centrale europea chiederà un aumento di capitale fino a un miliardo, legato all'operazione Hydra, lo scorporo di oltre 8 miliardi di crediti difficili a favore di Amco: un passaggio che dovrà essere approvato dall'assemblea dei soci il prossimo 4 ottobre. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

Contrariamente alle attese, invece, sollecitazioni rialziste potrebbero spingere i prezzi fino a quota 1,384 dove staziona un importante livello di resistenza. (A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa) (Teleborsa)

Nel cosiddetto “Decreto Agosto” il Governo avrebbe accantonato 1,5 miliardi da destinare a Mps in caso di necessità. Nuovi rumor sui movimenti del Governo nell’ottica della privatizzazione di Mps. (Il Cittadino on line)

Unicredit potrebbe essere disposta ad acquisire parte di MPS per il quale il Governo è intervenuto a più riprese al fine di evitare il default. Banche, Unicredit compra il 68% di MPS per evitare il default? (LettoQuotidiano)

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 22 set - "Se il ministero dell'Economia decide, se e quando, di vendere la banca e' una trattativa in cui il management non e' coinvolto. Un membro della Commissione ha chiesto a Bastianini di commentare l'ipotesi di una possibile cessione a UniCredit, riportata da un articolo di stampa, che prevederebbe un esborso da parte del Tesoro per convincere la banca di piazza Gae Aulenti a realizzare l'acquisizione. (Il Sole 24 ORE)

Ma il broker svizzero non vede di buon occhio il passaggio ad una banca forte di un istituto ancora in debito. Anche l’acquisizione da parte di Unicredit risolverebbe la parte debitoria che non si tradurrebbe subito in un rilancio di mercato. (Quotidianpost.it)

Dalla banca, che risente anche del taglio del target price da parte di Credit Suisse a 9,5 euro, arriva un “no comment” e si ricorda come il ceo, Jean Pierre Mustier, abbia escluso ancora recentemente ipotesi di fusioni o acquisizioni. (Corriere Quotidiano)