Sanzioni contro Presidente Parlamento Ue Sassoli: “Mosca cerca nemici per placare disagio interno”

Fanpage.it ESTERI

"Nel comunicato delle tre istituzioni – Commissione, Parlamento e Consiglio – c'è scritto che la reazione sarà adeguata

"Quando i sistemi autoritari sono in difficoltà hanno bisogno di trovare i nemici per cercare di placare il disagio sociale interno.

Il presidente del Parlamento Ue David Sassoli ha rilasciato un'intervista a ‘La Stampa' per parlare delle tensioni tra Ue e Mosca.

David Sassoli, Vera Jourova e gli altri 6 rappresentati Ue colpiti dalle sanzioni non possono più entrare in territorio russo. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ecco perché continueremo a sostenere con forza che Alexei Navalny debba essere liberato”, ha concluso Sassoli È che le critiche con cui imputa all’Unione di avere una politica estera debole si dimostrano infondate. (L'HuffPost)

Potrà essere seguito anche on line sulla piattaforma Zoom, collegandosi a questo link:. https://us02web.zoom.us/j/88442610237. Giornalisti e operatori dei media interessati a partecipare dal vivo sono invitati a inviare una mail a marco. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

La parte russa ha osservato che tale misura è una risposta ad azioni nei confronti di sei cittadini russi, a cui è stato vietato di entrare nei paesi dell'Unione Europea La nota dichiara che nel corso del colloquio è stata discussa la situazione attuale nelle relazioni tra la Russia e l'Unione Europea. (Sputnik Italia)

Mosca vieta l'ingresso nel Paese a 8 dirigenti Ue L'Ue convoca l'ambasciatore russo a Bruxelles dopo le sanzioni. Condividi. (Rai News)

Lo fa per spiegare cosa sta succedendo alla Russia di Vladimir Putin che venerdì lo ha eletto nemico pubblico, sancendo il divieto ad entrare nel Paese per lui e altri sette. «I sistemi autoritari sono in difficoltà hanno bisogno di trovare i nemici esterni per placare il disagio sociale interno», argomenta il presidente dell’Europarlamento, che vede in questo match diplomatico anche la conseguenza del fastidio per una politica estera europea capace di mordere. (La Stampa)