Dietro la scena della campagna repubblicana Usa: "Trump batterà DeSantis alle primarie, ma perderà la Casa Bianca"

la Repubblica ESTERI

"DeSantis perderà le primarie, e Trump perderà le presidenziali". Stupisce la schiettezza di questo giudizio, perché viene da un "fat cat" repubblicano, uno dei grandi finanziatori del partito. In più si tratta di un amico personale del governatore della Florida, con cui ha lavorato per anni e che sostiene con diversi milioni di dollari, oltre all'appoggio politico. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Nonostante il flop del lancio su Twitter dellai donatori non si sono scoraggiati: il governatore della Florida ha raccolto 8,2 milioni di dollari nelle prime 24 ore, di cui un milione in una sola ora. (Teleborsa)

Quella che infatti doveva essere un’occasione epocale per Twitter, che a ottobre è stato comprato da Elon Musk, si è trasformata in un flop clamoroso. “In realtà non sono un grande fan dei social media“. (Il Fatto Quotidiano)

“Dicono che si è trattato di un problema tecnico, Twitter non riusciva a trasmettere un video così lungo. Se sia stato boicottato non è chiaro, ma il dubbio persiste ed è ricorrente tra gli elettori. (Tag24)

Il flop del lancio su Twitter della campagna presidenziale Usa 2024 di Ron DeSantis non ha scoraggiato i donatori, consentendo al governatore della Florida di raccogliere 8,2 milioni di dollari nelle prime 24 ore, di cui un milione in una sola ora. (Il Sole 24 ORE)

Il capo tecnico Foad Dabiri ha comunque ringraziato Elon Musk nel suo tweet di addio: "Lavorare con Elon Musk è stato altamente istruttivo ed è stato illuminante vedere come i suoi principi e la sua visione stanno plasmando il futuro di questa azienda" (Fanpage.it)

Per quanto a noi europei possa sembrare incredibile, nel partito repubblicano americano è scoppiata la contesa fra due politiche opposte, quella del rampante governatore della Florida Ron DeSantis e quella del nemico pubblico numero uno, Donald Trump, che si sono presentate entrambe con una forte impronta sociale per non dire “di sinistra”. (Il Riformista)