Edwin Tinoco, storico assistente personale e amico di Pavarotti: «Grazie al Maestro vivo a Pesaro. Nicoletta Mantovani? Più sentita. Forse la rivedrò oggi»

Oggi sembra un normalissimo cittadino pesarese. E non solo perché, quando non si occupa di consulenze artistiche, si ritrova a giocare a calcetto a Soria, alle pendici del San Bartolo. Certo, se poi tra i compagni di squadra c’è il grande tenore Juan Diego Florez, peruviano come lui, si capisce quanto la sua storia sia in realtà diversa, unica, tutta da raccontare. «Abbiamo un gruppo su WhatsApp ma ci vediamo più che altro per fare il terzo tempo» ride Edwin Tinoco, per 13 anni assistente personale di Luciano Pavarotti. (corriereadriatico.it)

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La recente inaugurazione della statua di Luciano Pavarotti ha scatenato una controversia notevole, con il consigliere comunale di centrodestra Emanuele Gambini che ha espresso forti critiche per il modo in cui il progetto è stato gestito e finanziato. (Vivere Pesaro)

In bronzo, alta 192 centimetri, è poggiata su una base di marmo con una targa che cita le sue parole: «Sono cittadino onorario di mille città nel mondo, ma di questa mi sento vero cittadino». Perché a Pesaro, Città creativa della musica Unesco (ha dato i natali a Gioachino Rossini), il tenore era di casa: si è esibito per la riapertura del Teatro Rossini nell’aprile del 1980 dopo 14 anni di chiusura; ha incantato il pubblico, nel 1986, con uno storico concerto in piazza del Popolo; e ha inaugurato, nel 1996, il Vitrifrigo Arena, dove il Rossini Opera Festival ha allestito alcuni dei suoi ultimi maggiori successi. (Corriere della Sera)

Centinaia tra pesaresi e turisti, gli amici e gli affetti più cari al Maestro, hanno assistito alla scopertura della scultura bronzea, che Pesaro 2024-Capitale italiana della cultura ha dedicato al «suo» amatissimo cittadino Luciano Pavarotti. (leggo.it)

La suspence A scoprire la statua/monumento, dell’altezza di 192 cm, poggiata su una base di marmo, opera in bronzo realizzata, con la tecnica della fusione a cera persa, da Albano Poli, la vedova Nicoletta Mantovani, le figlie Giuliana e Cristina, i nipoti, il regista e scenografo Pier Luigi Pizzi, il vicesindaco di Modena Gianpiero Cavazza, insieme alle autorità locali, tra cui la prefetta Emanuela Saveria Greco il sindaco Matteo Ricci e il vicesindaco Daniele Vimini, il direttore generale del Rof Cristian Della Chiara, il presidente dell’Orchestra Rossini Saul Salucci. (corriereadriatico.it)

Così Pesaro ha reso omaggio a Luciano Pavarotti: nel tardo pomeriggio di oggi (sabato 27 aprile) è stata scoperta una statua in bronzo a grandezza naturale del grande tenore che nella città di Rossini era di casa. (corriereadriatico.it)

Marzo Lanzi, candidato sindaco del centrodestra sottolinea: «La statua davanti al teatro Rossini è una scelta nel merito e del luogo che ha lasciato più di una perplessità. Giusto rendere un omaggio a un grande tenore come Pavarotti che ha un legame con la città e ritengo che la collocazione ideale della statua sarebbe stata a Baia Flaminia nel Lido Pavarotti, davanti al mare e sotto la villa dove era solito stare a Pesaro (Centropagina)