Fenomeno "ragni" su Marte: le incredibili immagini dal Pianeta Rosso

La sonda Mars Express dell'ESA ha osservato delle formazioni scure simili a "ragni" sulla superficie marziana, in particolare nella regione polare meridionale. Queste formazioni si sviluppano in primavera quando il gas di anidride carbonica intrappolato sotto il ghiaccio si libera, portando materiale scuro in superficie e formando strutture che ricordano ragni e geyser. Il fenomeno, come riporta Phys in un approfondimento su Marte, è stato anche documentato dall'ExoMars Trace Gas Orbiter, che ha evidenziato la presenza di questi canali simili a ragnatele creati dal gas in fuga. (ilmessaggero.it)

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Marte è un pianeta sotto la lente di ingrandimento per capire se c’è stata, c’è e ci potrà essere la vita. In questa direzione si muove una nuova scoperta di esplosioni “ragno”. Le immagini satellitari non lasciano dubbi: mostrano centinaia di ‘insetti’ che si muovono sulla superficie rossa. (Virgilio)

Hanno destato grande meraviglia le immagini recentemente pubblicate sui profili social dall'European Space Agency (Esa), in cui si vedono delle piccole macchie nere, simili a ragni, sulla superficie di Marte. (ilGiornale.it)

Siamo nella regione del Polo Sud e questo è un effetto causato dall'arrivo della «primavera». «Questi piccoli elementi scuri si formano quando la luce del sole primaverile cade su strati di anidride carbonica depositati durante i bui mesi invernali. (Corriere della Sera)

Le tracce di ‘ragni’ ⁣sul suolo ⁣marziano: un fenomeno meteo unico (Meteo Giornale)

Quando il Sole primaverile cade sugli strati di ghiaccio di anidride carbonica depositati sul suolo marziano durante i bui mesi invernali, la luce fa sì che il ghiaccio sul fondo si trasformi in gas, che successivamente si accumula e rompe le lastre di ghiaccio sovrastanti. (Astrospace.it)

Durante il passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile, il suolo di Marte diventa teatro di esplosioni spettacolari che possono estendersi fino a un chilometro di diametro. Queste deflagrazioni causano fratture nel terreno ghiacciato, un fenomeno che si intensifica con l’arrivo di temperature più miti. (Tempo Italia)