Eccidio di Schio, centri sociali e polizia a contatto: scontri e feriti

Corriere della Sera SALUTE

I fatti risalgono a martedì 7 luglio, quando il centro di Schio è stato blindato e diviso in due zone: esponenti di destra da una parte, di sinistra dall’altra.

In piazza IV Novembre si sono dati appuntamento i centri sociali di Schio e Vicenza per protestare contro la «parata nazifascista», ovvero il piccolo corteo di esponenti di destra che ogni anno dopo la messa in onore delle vittime dell’eccidio del 1945 sfila per posare una corona di fiori sotto alla targa commemorativa. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Le procedure per l'ingresso dei turisti restano le stesse in vigore precedentemente alla chiusura delle frontiere per la diffusione del Covid-19. Ancora però non si va verso un stop delle vittime in Italia, salite a 34.899 con un incremento di 30 (8 ieri). (Pianetabasket.com)

E mentre Paesi come India e Iran fronteggiano a fatica un virus nel pieno del suo vigore, in Italia i contagi tornano a scendere: 138 contro i 208 del giorno precedente. Ad affermarlo il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra. (L'Eco Vicentino)

Lo ha detto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nella conferenza stampa odierna a Ginevra. Il Paese deve continuare con la sua risposta all'epidemia con un approccio globale così come diciamo da tempo". (Fanpage.it)

In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro, svolgiamo un servizio pubblico. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. (Il Fatto Quotidiano)

«L'obiettivo della missione - ha precisato - è avanzare nelle conoscenze sugli ospiti di animali del coronavirus e accertare come la malattia sia passata dagli animali all'uomo. Lo annuncia il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra. (Leggo.it)

Ginevra, 7 lug. (askanews) - L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto oggi che "stanno emergendo prove" sulla trasmissione aerea di Covid-19 più a lungo di quanto si è pensato fin'ora; una conferma dell'allarme lanciato ieri da un gruppo di 239 scienziati internazionali su questa modalità di contagio. (Tiscali.it)