Covid, sono 27 i nuovi contagi e 21 i guariti. Il bollettino di domenica 21 febbraio

La Stampa INTERNO

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.860.905 (+11.988 rispetto a ieri), di cui 1.119.326 risultati negativi

I ricoverati in terapia intensiva sono 138 (+8 rispetto a ieri).

I casi sono così ripartiti: 106 screening, 446 contatti di caso, 250 con indagine in corso; per ambito: 24 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 80 scolastico, 698 popolazione generale.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.868 (+11 rispetto a ieri). (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri media

Una di questa, la più frequente, l’inserimento di nuovi guariti segnalati dai Mmg ai distretti che inseriscono i dati direttamente a sistema, e altri tipi di allineamento che determinano il conteggio per ogni singolo comune 5 nuovi contagi e 11 guarigioni, per un numero di attualmente contagiati che scende a quota 152. (TRC Giornale)

Tutte le altre Regioni sono sotto quota 500, fino ai 67 casi in Molise, seguito da Basilicata (+65), Sardegna (+33) e Valle d’Aosta (+5) Ancora alto il tasso di infezione in Abruzzo, alle prese con altri 503 positivi, così come nelle Marche (+488). (Il Fatto Quotidiano)

Dati Covid del 21 febbraio: 13.452 nuovi contagi, a fronte di 250.986 tamponi. Dal portale del Ministero della Salute risultano 3.456.292 il totale vaccinazioni al 21 febbraio, incluse seconde dosi, con 1.328.162 persone vaccinate. (Tecnica della Scuola)

Oggi sono morte 232 persone portando così a 95.718 il numero delle vittime dal febbraio del 2020. Attualmente le persone positive sono 388.895 (IlGiunco.net)

I numeri portano così a un totale di 2.809.246 persone che hanno contratto il Covid-19 dall’inizio dell’epidemia e 95.718 vittime da febbraio 2020. Il bollettino di oggi, 21 febbraio, registra 13.452 nuovi casi (ieri erano +14.931) e 232 vittime a fronte delle 251 del giorno precedente. (Liberoquotidiano.it)

Adriano Trevisan, 77 anni, muratore di Vo’, diventava la prima vittima in Italia di Coronavirus. Figli: «Abbiamo chiesto loro cosa ci facessero lì e ci hanno spiegato che Renato era ricoverato con gli stessi sintomi di papà. (Il Messaggero Veneto)