Bitcoin bandito dalla Cina: crolla la quotazione (-7%)
Ancora più dura la flessione di Ethereum (-9% a 2.000), Litecoin (-10,6% a 136,5) e Dogecoin (-12% a 0,2305)
In sofferenza tutte le principali divise virtuali, a cominciare proprio dal bitcoin, che sta perdendo quasi il 7%, scendendo sotto i 33.000 dollari.
Questa volta la Cina ha deciso di fare sul serio, mettendo il bitcoin al bando una volta per tutte.
Non finisce qui: molte "miniere" di bitcoin nella provincia del Sichuan sono state chiuse domenica, dopo che le autorità locali hanno ordinato di fermare tutte le attività. (Milano Finanza)
Su altre fonti
La forte repressione del crypto mining da parte di Pechino ha citato preoccupazioni sull’impatto ambientale del settore, soprattutto in regioni come la Mongolia Interna. La dichiarazione di AgBank è la prima rilasciata da una banca statale cinese in linea con il tenore della rinnovata gamma di misure anti-crypto di quest’anno. (Cointelegraph Italia)
Tutte condizioni ideali per chi vuole fare trading con gli strumenti giusti Il nostro consiglio è pertanto di prestare parecchia attenzione alle tre criptovalute appena quotate. (Criptovaluta.it)
2' di lettura. Anche il Tether scende sotto la soglia dei 2mila dollari e perde oltre il 5% (-22% nell’ultima settimana). (Il Sole 24 ORE)
Male anche altre criptovalute, come l’Ether e XRP, che sono scivolate rispettivamente dell’8% e del 7%. Secondo il quotidiano del partito comunista Global Times, più del 90% della capacità di mining della Cina sarebbe stata ormai interrotta. (Finanzaonline.com)
La risposta arriva da Bank of America. Criptovalute a fondo, Dogecoin ed Ethereum maglie nere nell’ultima settimana. Il fatto è che, sebbene Elon Musk abbia parzialmente ritrattato sullo stop ai pagamenti in criptovaluta per le auto Tesla, dalla Cina continuano a soffiare venti di guerra. (Money.it)
Da lì, seguirà una corsa al rialzo: a novembre potremmo arrivare a 98.000$, mentre verso la fine dell'anno crescerà fino a 135.000$. Bitcoin (BTC) potrebbe assistere a una crescita fino a 450.000$ entro la fine del 2021, mentre un valore di appena 135.000$ sarebbe soltanto “lo scenario più negativo”. (Cointelegraph Italia)
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