M5S a rischio implosione. Le possibili ricadute sul Pd - Gazzetta di Parma

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Ma non è un mistero che i vertici del Pd abbiano puntato molto, se non tutto, sull’alleanza con i Cinque stelle

E questo può essere un problema, tale da far ipotizzare la fine dei Cinque stelle come li abbiamo conosciuti finora.

Comunque vada a finire, il destino del Movimento peserà in modo decisivo sul futuro del centrosinistra e del Pd.

Un conto è ritrovarsi a fare il leader di un’entità magmatica come i Cinque stelle stando per di più fuori dal Parlamento. (Gazzetta di Parma)

La notizia riportata su altri giornali

A proporlo è Articolo Uno Modena: «Consumata la sciagurata azione di rottura del governo Conte da parte di Matteo Renzi - spiega il coordinatore provinciale Paolo Trande - in queste ore il governo Draghi ha avuto la fiducia dalle Camere. (Gazzetta di Modena)

La malattia della politica, però, non spiega tutto. Poi la decisione di Sergio Mattarella di troncarla d’autorità, affidando a Mario Draghi l’incarico di formare un governo del presidente per affrontare un’indiscutibile emergenza. (Corriere della Sera)

Un'immagine che Randazzo accompagna con un suo pensiero: «È la strada anche per le prossime elezioni amministrative a Palermo nel 2022». Dello stesso avviso anche Giancarlo Cancelleri, viceministro con il governo Conte, che resta sempre un saldo punto di riferimento per il Movimento siciliano e per i deputati pentastellati all'Ars. (MeridioNews - Edizione Palermo)

Firenze, 22 febbraio 2021 - Prove di alleanza in Toscana tra Pd, Leu e Movimento 5 Stelle? Dal Nazareno premono, ma la maggioranza nata dal programma che ha portato alla vittoria Eugenio Giani è composta da dem e Italia Viva (con la Sinistra in giunta). (LA NAZIONE)

Come quelli nati e acuiti in seno al M5s, fra pulsioni territoriali e spinte governative. Mai con la Lega, mai con il Pd, mai con il M5s, mai con Forza Italia, mai con Draghi. (La Gazzetta di Reggio)

Loading. Centrodestra in vantaggio tra i delegati regionali. Il calcolo della suddivisione tra le coalizioni dei delegati regionali è abbastanza facile, visto che da qui alla primavera del 2022 non ci saranno nuove elezioni regionali, a parte quella della Calabria (dove il centrodestra però è in netto vantaggio). (Il Sole 24 ORE)