Messina Denaro “venerato e protetto anche dopo la morte”: tanti tremano

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È lunga la lista di nomi su cui lavora la Procura di Palermo PALERMO – “Venerato e protetto anche dopo la sua morte”, scrivono i pubblici ministeri di Palermo sul conto di Matteo Messina Denaro. Il giudice per le indagini preliminari aggiunge: “Sono ancora in pieno svolgimento le indagini sulla copiosissima documentazione, interamente cifrata per le parti di interesse mafioso o connesse alle reti di protezione sapientemente costruite dal latitante e delle quali si è avvalso con una allarmante facilità”. (Livesicilia.it)

Ne parlano anche altri giornali

/03/2024 06:00:00 Cosa nostra colpita più volte in pochi mesi da diverse operazioni antimafia. La famiglia mafiosa di Marsala lacerata da faide interne, e una guerra di mafia all’orizzonte. Poi sarebbe intervenuto direttamente Matteo Messina Denaro (Tp24)

"Massimo Gentile ha tenuto a farmi sapere indirettamente che quando hanno arrestato Matteo Messina Denaro ha espresso soddisfazione": a Fanpage.it parla l'avvocato, ex magistrato antimafia, Antonio Ingroia. (Fanpage.it)

Monza – «Dopo due notti insonni, mangiando poco, al freddo, non era lucido per parlare con il giudice, anche perché lui non ha mai avuto problemi con la giustizia ed è stato arrestato alle 3 di mattina lasciando i tre figlioletti di 3, 8 e 11 anni". (IL GIORNO)

Massimo Gentile, l'architetto che ha prestato l'identità al boss Matteo Messina Denaro, fa scena muta. Davanti al Gip e si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia, che si è svolto in videoconferenza. (Tp24)

Massimo Gentile si è avvalso della facoltà di non rispondere (Livesicilia.it)

Dopo Andrea Bonafede, il medico Alfonso Tumbarello, “l’autista” Giovanni Luppino e i suoi figli Vincenzo e Antonio, Laura Bonafede e la figlia Martina Gentile, Emanuele Bonafede e la moglie Lorena Lanceri, la sorella Rosalia Messina Denaro e gli ultimi tre arresti, ovvero quelli dell’architetto Massimo Gentile (marito di Laura Bonafede), del tecnico radiologo dell’ospedale “Abele Ajello” Cosimo Leone e del bracciante agricolo Leonardo Gulotta, ci sono altri nomi, complici del boss castelvetranese arrestato il 16 gennaio 2023. (Itaca Notizie)