Nel 2020 la pressione fiscale è salita al 43,1 per cento, dice la Cgia

AGI - Agenzia Italia ECONOMIA

Al Centro, invece, preoccupa la situazione dell'Umbria (alto rischio), del Lazio e della Toscana (medio-alto rischio).

Al Nord, infine, preoccupa la situazione emersa in Valle d'Aosta e nella provincia autonoma di Bolzano che ricadono nell'area a Medio-alto rischio combinato

Una partita di giro già verificatasi l'anno scorso che per molti imprenditori ha rappresentato una vera e propria beffa.

Altrimenti, rischiamo che una volta incassati, questi rimborsi vengano subito restituiti allo Stato sotto forma di imposte, tasse e contributi. (AGI - Agenzia Italia)

Ne parlano anche altri giornali

Conseguentemente, alla fine dell'orizzonte di previsione, la spesa per pensioni in rapporto al Pil scenderà al 15,8% per poi salire al 16% nel 2025. Al netto della misura riguardante l'erogazione del beneficio dei 100 euro mensili, la pressione fiscale - si legge nel documento "passerebbe dal 41,3% del 2021 al 40,9% nel 2024". (La Stampa)

Lo rileva la Cgia di Mestre sottolineando che la pressione fiscale è data dal rapporto tra le entrate fiscali e quelle contributive sul Pil. (Rai News)

Nel centro Italia, invece, ad essere nelle condizioni peggiori è l'Umbria, ad alto rischio, seguita da Lazio e Toscana, a medio-alto rischio "La pressione fiscale" , chiariscono gli esperti, "è data dal rapporto tra le entrate fiscali e quelle contributive sul Pil". (ilGiornale.it)

In termini assoluti il fisco, l'Inps e le casse previdenziali hanno riscosso 711 miliardi di euro, 48,3 miliardi in meno di quanto registrato nel 2019. Secondo l'Ufficio studi della Cgia di Mestre, nel 2020 il ''macigno'' fiscale è salito al 43,1% a 0,3 punti percentuali dal record storico del 2013. (Today.it)

Questo è quello che si paga nei lavoratori autonomi, nei piccoli imprenditori di pressione fiscale in Italia: il 65%”. Dalla loro spiegazione si scopre che la pressione fiscale italiana è di gran lunga superiore a quella che viene raccontata. (Radio Radio)

In termini assoluti il fisco, l’Inps e le casse previdenziali hanno riscosso 711 miliardi di euro, 48,3 miliardi in meno di quanto registrato nel 2019. Questo taglio generalizzato di tasse e imposte erariali per tutto l’anno in corso costerebbe al fisco tra i 28/30 miliardi di euro (Radio Più)