Il ruolo del web/ Quella legge sulla par condicio ormai superata

Il Messaggero INTERNO

Gli aspri confronti delle ultime settimane confermano ancora una volta quanto sia scivoloso il terreno dell’applicazione alla propaganda elettorale del principio della par condicio, che chiama in causa il delicato equilibrio tra la libertà di manifestazione del pensiero e il principio di uguaglianza. Da una parte, contingentare gli spazi di visibilità degli attori politici può tradursi in una menomazione della libertà d’espressione; dall’altra, astenersi dal disciplinarli può produrre discriminazioni nell’accesso ai mezzi d’informazione. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri giornali

Ore di tensione in Vigilanza Rai mentre ci si avvia all’approvazione delle regole per la Par condicio in vista delle prossime elezioni Europee. Chi spinge per modificare il regolamento in modo da dare più spazio al governo sono tutte le forza di maggioranza, tranne Forza Italia. (Il Fatto Quotidiano)

Se un ministro parla in tv delle attività istituzionali del suo dicastero, il tempo dedicatogli va misurato ai fini della par condicio, e quindi compensato da interventi di esponenti delle opposizioni? È uno degli interrogativi principali attorno ai quali si sviluppa la discussione di oggi, 9 aprile, nella commissione di Vigilanza Rai. (Open)

«Ormai siamo a un passo dall'Eiar: il passaggio definitivo dal servizio pubblico a quello di Stato e di governo», ha detto il presidente della Fnsi Vittorio Di Trapani a proposito degli emendamenti sulla par condicio nelle trasmissioni Rai proposti dalla maggioranza in vista delle prossime elezioni (left)

Maggioranza divisa e opposizione compatta. Alla vigilia del voto di oggi in commissione di Vigilanza Rai sul nuovo regolamento televisivo dell’Autorità per le comunicazioni delle prossime elezioni europee, la situazione è questa. (Corriere Roma)

Il tutto a causa di un emendamento alla delibera del regolamento sulla par condicio in cui si sottolinea la distinzione tra comunicazione istituzionale e di governo, politica e di partito. L'opposizione accusa il governo di «occupazione» della Rai e di «scempio della libertà di informazione e della stampa». (ilGiornale.it)

La vicenda della par condicio “è come il controesodo a Ferragosto e il picco di influenza a gennaio: arriva regolarmente in primavera, in caso di elezioni”. Noi non la amiamo molto: fu fatta contro Berlusconi. (L'Opinione delle Libertà)