Meta scaricherebbe di proposito la batteria degli smartphone con Messenger

Tom's Hardware Italia ECONOMIA

Un ex dipendente di Facebook punta il dito contro l’app Messenger: potrebbe scaricare la batteria degli smartphone su cui è installata in maniera artificiale. [foto id="243790" align="center" ] A sostenere la tesi è George Hayward, ex dipendente di Meta (precedentemente conosciuta come Facebook), che ha dichiarato l’azienda gli avrebbe chiesto di condurre alcuni “negative testing”. Questa pratica consiste, secondo quanto detto dallo stesso data scientist, nel mettere sotto sforzo la batteria dei device, portandone all’esaurimento della carica, allo scopo di verificare la funzionalità di alcune feature o eventuali situazioni come ad esempio la velocità di avvio di un’app o di caricamento di un'immagine. (Tom's Hardware Italia)

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Per questa accusa, George Hayward, data analyst, è stato licenziato dal colosso dei social, Meta che l'ex-dipendente ha trascinato in tribunale, in una coraggiosa battaglia legale. L'app di Facebook consumerebbe più batteria degli smartphone di quanto realmente necessario. (leggo.it)

Nello specifico la causa scatenante sarebbero i ‘negative test’ effettuati da Meta con le sue applicazioni principali, Facebook e Messenger, sugli smartphone che le hanno installate. (Panorama)