Qui rido io di Mario Martone con Toni Servillo: la recensione di Paolo Mereghetti

Tutto questo Martone lo racconta immergendolo nella Napoli del tempo, con i suoi volti noti (Di Giacomo, Bovio, Benedetto Croce), le sue musiche, le sue atmosfere, per restituire un mondo che non è tanto diverso dal nostro, con gelosie e peccati, drammi e commedie, dolori e gioie.

Un re per Napoli, che osò sfidare il poeta nazionale – Gabriele D’Annunzio – mettendo in scena una parodia di La figlia di Jorio e che fu portato in tribunale con l’accusa di plagio. (Io Donna)

Ne parlano anche altri media

La famiglia malausseniana e la lite che portò alla nascita del diritto alla parodia. L’ultimo Martone è quello che non t’aspetti, perché rendere la vita professionale e familiare di Eduardo Scarpetta – commediografo ed attore comico napoletano vissuto a cavallo tra 1800 e 1900 – non era un esercizio facile. (IlNapolista)

Nel corso della cerimonia sono previsti altri cinque minuti di silenzio Prima della lettura dei nomi delle vittime, è stato rispettato un minuto di silenzio, alle 8.46, nel momento in cui il primo aereo si è andato a schiantare contro le torri. (Corriere TV)

Hot Corn lo ha incontrato al Campari Lounge di Venezia 78 per parlare di rotture necessarie per evolversi, responsabilità e di quel cognome che ha deciso di non vivere come una colpa. È un momento magico quello che sta vivendo Eduardo Scarpetta. (IL GIORNO)

Tutto verrà messo in crisi dal primo processo sul diritto d’autore in Italia, che lo vedrà contrapporsi a Gabriele D’Annunzio. Il teatro è la sua vita, che egli conduce a pieno, dando vita a una complessa famiglia composta da mogli e amanti, figli legittimi e illegittimi. (Sky Tg24 )