Mercato auto 2022 -9,7%, dicembre +21%

RaiNews ECONOMIA

Lo scorso anno in Italia sono state immatricolate 1.316.702 auto, in calo del 9,7% rispetto al 2021. Lo comunica il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tuttavia il 2022 si è chiuso con un balzo delle vendite: a dicembre sono state immatricolate 104.915 auto, il 21% in più rispetto allo stesso mese dell' anno precedente. E' il quinto segno positivo consecutivo. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 507.684, ha interessato per il 20,67% vetture nuove e per il 79,33% vetture usate. (RaiNews)

Se ne è parlato anche su altri media

Può sembrare un trionfo, ma non è così. Per l’auto niente di nuovo sotto il sole. (ilmessaggero.it)

Per il Centro Studi Promotor è “uno degli anni peggiori dell’ultimo mezzo secolo”. Nell’ultimo mese c’è stato un balzo delle vendite, pari a 104.915, il 21% in più di dicembre 2021, quinto segno positivo consecutivo. (Il Corriere di Alba, Bra, Langhe e Roero)

Dicembre conferma il trend positivo degli ultimi cinque mesi, tuttavia, non è sufficiente per riportare in attivo il bilancio complessivo del 2022, che si ferma a 1.316.702 unità, perdendo oltre 141.000 auto rispetto al 2021, con un calo del 9,7%. (AlVolante)

Hanno preso il via le selezioni 2023 di Trenitalia finalizzate all’assunzione di nuove risorse. Occasione di lavoro da cogliere in tutta Italia, a offrirla Trenitalia, la maggiore azienda italiana per la gestione del trasporto ferroviario passeggeri. (InformazioneOggi.it)

Con la chiusura dell'anno e la diffusione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti delle immatricolazioni di autovetture nuove nel 2022, è tempo di valutazioni per gli addetti ai lavori del settore automotive. (Money.it)

Il mercato italiano dell’auto archivia «uno degli anni peggiori dell’ultimo mezzo secolo», nonostante la crescita a doppia cifra di dicembre. Nel 2022 le immatricolazioni sono state 1.316.702, in calo del 9,7% rispetto al 2021, ma se il confronto si fa con il 2019, l’anno prima della pandemia, la flessione è del 31,3%. (La Sicilia)