Salvataggio Tercas non fu aiuto di stato. Patuelli: “Risarcire i risparmiatori e banche concorrenti”

Wall Street Italia ECONOMIA

Il tribunale europeo ha accolto con favore il ricorso dell’Italia sul salvataggio di Banca Tercas e ora anche la Corte di Giustizia si esprime in tal senso.

Il salvataggio di Banca Tercas nel 2014 da parte della Banca Popolare di Bari grazie ai fondi concessi dal Fondo Interbancario (Fitd) non fu aiuto di Stato come all’epoca decretò la Commissione Ue.

Il caso Tercas. Era il 2013 quando la Banca popolare di Bari manifestò il suo interesse a sottoscrivere un aumento di capitale di Banca Tercas commissariata un anno prima da Bankitalia. (Wall Street Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ora il presidente dei banchieri italiani chiede «che i risparmiatori danneggiati e le banche concorrenti italiane vengano adeguatamente e tempestivamente risarcite per i gravi danni subiti per l’errore di diritto compiuto dalla precedente Commissione Europea» Ne dà notizia il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, annunciando che la Corte di Giustizia europea ha definitivamente sentenziato. (Il Messaggero)

Patuelli rileva che la Corte di Giustizia Europea ha dichiarato legittimo l’intervento del Fitd su Tercas che fu solo il primo ad essere predisposto e bloccato dalla precedente Commissione Europea che cosi bloccò conseguentemente i seguenti interventi preventivi del Fitd per i salvataggi delle “quattro banche”, a cominciare da Carife. (il Resto del Carlino)

L’analisi di Giuseppe Liturri. “Un errore di diritto commesso da tale istituzione (la Commissione)”. L’assenza di un vincolo di capitale tra Stato e FITD è di sicura rilevanza per escludere la possibilità di imputazione allo Stato dell’intervento del FITD. (Startmag Web magazine)