La qualità dell'aria è migliorata, ma l'Italia ha un triste record

AGI - Agenzia Italia INTERNO

"Questi investimenti - ha aggiunto - salvano vite e aiutano anche ad accelerare i progressi verso la neutralità carbonica e una forte biodiversità"

"Il calo dell'inquinamento - hanno scritto gli esperti - segue una tendenza a lungo termine, guidata da politiche volte a ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell'aria".

Tuttavia, nelle classifiche sull'incidenza delle morti premature in rapporto alla popolazione la maglia nera spetta alla Bulgaria sulle morti causate dalle Pm 2,5 e alla Grecia per quelle dovute al biossido d'azoto e all'ozono. (AGI - Agenzia Italia)

Su altre fonti

La diminuzione maggiore è stata per l'NO2, con una riduzione del 16% delle morti premature associate. Le morti premature attribuite all'esposizione al particolato fine sono diminuite dell'11%, mentre quelle attribuite all'esposizione all'ozono sono diminuite del 9% (Today.it)

E' quanto emerge dall'analisi dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea) che presenta stime aggiornate su come tre inquinanti, particolato fine, biossido di azoto, ozono troposferico, hanno influito sulla salute degli europei nel 2019. (Adnkronos)

Usb ha segnalato ai responsabili di area, alcune problematiche che riguardano la salute e la sicurezza dei lavoratori dell’Agglomerato. Nessuna risposta ricevuta da Usb che ha portato la questione all’attenzione dei responsabili di area, con l’intento di ottenere il ripristino di condizioni di normalità. (Tarantini Time)

Solo in Italia ci sarebbero stati 32mila decessi in meno, il 65%. L’inquinamento atmosferico ha causato in Europa 307mila morti nel 2019, in Italia sono oltre 10mila solo per il biossido di azoto: più di tutti gli altri Paesi dell’Unione. (Il Fatto Quotidiano)

SCORPORANDO I DATI emerge la situazione drammatica del nostro paese, che due Non è consolante il fatto che quell'anno la qualità dell'aria sia risultata addirittura migliore rispetto all'anno precedente, perché circa 364.200 persone in Europa sono morte prematuramente a causa dell'esposizione al particolato fine, cocktail di veleni altrimenti detto smog. (Il Manifesto)

Nell'Ue a 27, nel 2019 circa 307.000 persone sono morte prematuramente a causa dell'esposizione a PM2,5 , 40.400 per l'NO2 e 16.800 a causa dell'esposizione acuta all'ozono. Con i parametri Oms l'Italia avrebbe 32.200 decessi in meno (-32.200) da PM2,5. (FirenzeToday)