Morti sul lavoro a Reggio Emilia, il grido della Cgil: «Basta sacrifici umani»

La Gazzetta di Reggio SALUTE

Reggio Emilia potrebbe diventare un laboratorio dell’occupazione di qualità, non solo di quantità».

«La ripresa economica non può avvenire a costo di sacrifici umani.

Abbiamo dati positivi sulla ripresa, che però sta avvenendo a scapito delle normative di tutela e sicurezza sul lavoro

Oggi il lavoro è sempre più precario e si può essere poveri pur lavorando.

Nel giorno del presidio contro i morti sul lavoro condivide l’allarme e le proposte del segretario nazionale Maurizio Landini?

(La Gazzetta di Reggio)

La notizia riportata su altri media

La Cgil propone per «i giovani e per chi fa lavori discontinui», una "pensione di garanzia" che valorizzi i periodi senza copertura contributiva, quelli di formazione e inoccupazione legati a politiche attive, «calcolata in maniera crescente sulla base degli anni di contribuzione e di età di accesso al pensionamento». (La Stampa)

“Dopo due anni di battaglia legale - ha affermato il segretario generale Flai-Cgil Salerno, Alferio Bottiglieri - finalmente un giudice ha cristallizzato una verità che noi sapevamo essere l’unica fin dall’inizio: la nostra delegata fu licenziata per la sua attività sindacale all’interno dello stabilimento e non per aver semplicemente violato l’area riservata ai fumatori. (Ottopagine)

0 Condividi Facebook Twitter. Regione Marche – L’Assessore alle Attività Produttive della Regione Marche, Mirco Carloni e le organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL regionali hanno firmato, lunedì 4 ottobre 2021, un protocollo di intesa in tema di sviluppo e innovazione. (fanoinforma)

Che in italiano vuol dire No a licenziamenti economici ! Per monitorare l’applicazione dell’accordo 2019 sulla reinternalizzazione delle attività e dei lavoratori è già in programma per il 19 ottobre un incontro con la direzione aziendale. (La Gazzetta di Modena)

Dopo il reintegro di alcuni lavoratori ex Officina dello Sport alle piscine Camalich-Neri, infatti, anche altri operatori che inizialmente erano rimasti fuori da questo primo passo sono tornati sotto contratto grazie alla nuova gestione dell'impianto nei quartieri nord della città. (LivornoToday)

Una riforma così importante per i cittadini non può prescindere da una partecipazione attiva e democratica di tutte le componenti del sistema» «Sono mesi – scrivono Giacaz, Treu e Olivo – che denunciamo la gravissima situazione delle liste di attesa e che riscontriamo, attraverso specifici monitoraggi, il mancato rispetto dei tempi previsti dai protocolli. (Telefriuli)