Istat: retribuzioni dipendenti nati all'estero più basse del 13,8% -2-

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(askanews) - Per quanto riguarda le caratteristiche aziendali, i lavoratori nati all'estero sono più concentrati in imprese che hanno la sede nel Nord-est (30,4% rispetto al 22,6% degli italiani) e nel Nord-ovest (34,0% rispetto al 30,8% dei nati in Italia); nelle imprese medio-piccole (fino a 49 dipendenti) e nei settori Attività di servizi di alloggio e ristorazione, e di Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese. (Yahoo Finanza)

Se ne è parlato anche su altri media

E’ quanto emerge dal report “Differenziali retributivi in Italia anno 2017” diffuso dall’Istat. (askanews) – I rapporti di lavoro che riguardano gli uomini sono il 59% del totale e registrano una retribuzione oraria mediana di 11,61 euro, superiore del 7,4% rispetto a quella delle donne (10,81 euro). (askanews)

La retribuzione oraria mediana fa registrare nel 2017 un aumento dell’1,7% rispetto al 2014, dello 0,4% rispetto al 2015 e dello 0,3% rispetto al 2016. Nel 2017 la metà delle posizioni lavorative percepisce una retribuzione oraria pari o inferiore a 11,25 euro (valore mediano). (UlisseOnline)

Notevole il differenziale retributivo - pari al 13,8% - tra i lavoratori nati in Italia e quelli nati all'estero.Le tipologie di lavoro più diffuse, ovvero i(pari al 65,5% dei rapporti totali) e i(pari al 68,3% dei rapporti totali) presentano unarispetto alle altre tipologie. (Il Messaggero)

(askanews) - È a bassa retribuzione il 6,3% dei rapporti di lavoro attivi nel 2017, in quanto registra una retribuzione oraria inferiore a 7,50 euro, ossia ai due terzi della retribuzione mediana. Le donne sono più colpite (6,8% contro 5,9% per gli uomini) mentre tra le posizioni occupate da lavoratori laureati l'incidenza di low pay jobs è bassa (2,8%). (Yahoo Finanza)

Rispetto al 2014, nel 2017 aumentano in misura più marcata, rispetto all’andamento generale, le retribuzioni mediane per le posizioni occupate in imprese del Sud (+2,3%), in imprese con meno di 10 dipendenti (+2,5%) e nelle imprese delle Altre attività di servizi (+3,6%). (Calabria 7)

“Il 6,3% del totale di questi rapporti – nota l’Istat – si configura come ‘low pay job’ in quanto registra una retribuzione oraria inferiore a 7,50 euro, ossia ai due terzi della retribuzione mediana”. (Servizio Informazione Religiosa)