Rapine a minorenni in centro a Torino: arrestato il capo della baby gang

Torino Top News INTERNO

Le indagini svolte dalla Polizia del Commissariato Centro hanno, proprio nella giornata di ieri, portato all’arresto del capo della presunta baby gang: un ventenne di nazionalità marocchina già noto alle forze di polizia.

Il ragazzo è stato ritenuto responsabile delle diverse rapine che prendevano di mira ragazzi di 15 e 16 anni e che si svolgevano soprattutto nella zona del Centro e quasi esclusivamente nelle ore serali e notturne. (Torino Top News)

La notizia riportata su altre testate

In prevalenza sarebbero stati il ristoratore Daniele Mecozzi, l’imprenditore Stefano Galli e la banconiera Daniela Maria Zeleniuschi a condurre le persone da Luchetti. Il professionista ha operato non solo all’hub del Paolinelli ma anche in diversi camper mobili, uno sicuramente ad Osimo e un altro a Posatora, autorizzati via via dalla Regione per accelerare le somministrazioni dei sieri tra la popolazione. (il Resto del Carlino)

Poi parlano di soldi, a Luchetti ne devono arrivare altri "un altro migliaio de euro, i soldi dei tampini e dei vaccini". Sale a settanta il numero degli indagati nella maxi inchiesta dei vaccini spruzzati nel cesto dell’immondizia dall’infermiere Emanuele Luchetti che operava all’hub Paolinelli. (il Resto del Carlino)

Terrorizzavano giovani vittime derubandole di cellulari e contanti. I reati contestati sono 21, avvenuti tra il 10 settembre e il 17 novembre 2021, consistenti in tre episodi di furto e – nella quasi totalità dei restanti casi – in rapine consumate o tentate a danno di vittime individuate nel pieno centro della città. (LaPresse)

I reati contestati sarebbero 21 tutti commessi tra il 10 e il 17 novembre dello scorso anno: tre furti e 19 rapine. I giovanissimi componenti della gang avrebbero preso di mira i loro coetanei che di notte transitavano per le vie del centro portandogli via cellulari di ultima generazione e denaro contante. (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)

Pure lei è passata per il Paolinelli ed è uscita con un cerotto sul braccio, bluffando sulla vaccinazione per avere un green pass. Ma il dubbio di chi indaga è che i falsi green pass siano partiti molto tempo prima dell’inizio dell’inchiesta a dicembre. (Corriere dell'Umbria)