Decreto Primo maggio, il Cdm approva misure su fisco e lavoro

QuiFinanza INTERNO

Il Consiglio dei ministri guidato dalla Presidente Giorgia Meloni ha approvato il decreto legge che riforma le Politiche di coesione e il decreto legislativo per la revisione del regime Irpef e Ires, con le misure che ricadono in quello che è già stato ribattezzato decreto Primo maggio. Tra i tanti interventi è previsto il cosiddetto bonus befana, cioè un'indennità di 100 euro in favore dei lavoratori dipendenti che verrà distribuito a gennaio 2025, così come incentivi alle assunzioni e lo stanziamento di fondi per opere di bonifica e riqualificazione dell'area di Bagnoli, mentre il bonus tredicesime è stato al momento rimandato a quando ci saranno delle maggiori coperture. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altri media

Dopo lo slittamento annunciato alle porte del “ponte primaverile” il Consiglio dei ministri approva il Decreto-legge che riforma le politiche di coesione unitamente al Decreto legislativo che revisiona il regime Irpef e Ires (L'Opinione delle Libertà)

“L’approvazione del Dl Coesione da parte del Consiglio dei Ministri rappresenta una grande sfida per l’intero Mezzogiorno e noi siamo pronti a coglierla. Le misure del Governo Meloni arrivano in questo primo maggio, Festa dei Lavoratori, segnando un cambio di rotta rispetto al passato con novità e tutele per chi è in cerca di occupazione. (NTR24)

Cinque settori dove concentrare gli sforzi in via prioritaria: risorse idriche, dissesto idrogeologico, rifiuti, trasporti e mobilità sostenibile, energia, sostegno alle imprese. Una premialità per le Regioni che rispetteranno la tabella di marcia, ossia un contributo aggiuntivo del Governo dal Fsc a copertura del cofinanziamento regionale dei programmi europei. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

donne inoccupate, inattive e disoccupate; la costituzione di società cooperativa, società in accomandita semplice, società in nome collettivo, società a responsabilità limitata o società tra professionisti. (Fiscal Focus)

Finanziamenti che si situano nell'ambito del Piano di azione del Programma Nazionale Cultura 2021-2027, fortemente voluti dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha lanciato, sempre ieri, una stoccata - velata ma neppure troppo - nei confronti del governatore della Campania Vincenzo De Luca: «L'Unione Europea ha riconosciuto che l'Italia è prima per capacità di spesa dei fondi Pnrr in ambito cultura le parole di Sangiuliano Questi provvedimenti sono la migliore risposta a quei parolai che non hanno neanche il rango di Masaniello». (ilmattino.it)

Il Governo italiano lancia i Mini Contratti di Sviluppo con un fondo di 300 milioni di euro per promuovere gli investimenti in tecnologie avanzate e supportare la crescita economica nelle regioni meridionali (Adnkronos)