Mussolini resta cittadino onorario di Salò: dopo 96 anni il consiglio comunale vota no alla revoca

Milano Fanpage.it INTERNO

Oggi, a distanza di 100 anni da quando fu concessa la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini si chiede a questa amministrazione di revocarla.

Benito Mussolini resta cittadino onorario di Salò, a 96 anni da quando l'onorificenza gli fu attribuita, nel 1924.

Salò, Mussolini resta cittadino onorario: no alla revoca dal consiglio comunale. La decisione di non revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini è arrivata con un voto a maggioranza – 14 contrari e 3 favorevoli – in un Consiglio comunale blindato dalle forze dell’ordine. (Milano Fanpage.it)

Ne parlano anche altre testate

Benito Mussolini continuerà ad essere un cittadino onorario di Salò. I dodici consiglieri della maggioranza del sindaco Giampiero Cipani hanno infatti votato in modo compatto e la mozione è stata respinta con 14 voti contrari e 3 favorevoli. (L'HuffPost)

Solo un amministratore pubblico preoccupato, non tanto del bene pubblico, ma soltanto ed esclusivamente del rischio di perdere qualche consenso, voterebbe a favore di questa mozione. Favorevoli alla revoca, invece, i tre consiglieri del gruppo "Salò Futura", che ha presentato la mozione: Giovanni Ciato, Francesco Cagnini e Manuela Zaminato. (Yahoo Notizie)

Se la cittadinanza venisse revocata oggi, 90 anni dopo, non avrebbe senso e rischierebbe di fare dimenticare gli errori del Ventennio fascista. Mozione bocciata 14 a 3 in consiglio comunale Salò: Benito Mussolini resta cittadino onorario, anche la Lega vota contro la revoca Il consiglio comunale di Salò, città dalla quale prese il nome la Repubblica Sociale Italiana, ha deciso di mantenere attiva la cittadinanza onoraria per Benito Mussolini. (Rai News)

Così ha deciso, a maggioranza, il Consiglio comunale riunitosi ieri sera in un municipio blindato dalle forze dell'ordine. L'onorificenza attribuita nel 1924 resta in vigore, come è stato negli ultimi 96 anni. (Sky Tg24 )

Gli unici voti a.sostegno della mozione sono quelli dei consiglieri del gruppo che ha presentato la mozione, Salò Futura: Giovanni Ciato, Francesco Cagnini e Manuela Zaminato. «È una mozione strumentale e anacronistica - hanno sostenuto dai banchi della maggioranza - La revoca non porterebbe alcun vantaggio ai cittadini. (La Stampa)

La replica dell'Anpi. Una decisione che non ha però smorzato le polemiche sul riconoscimento concesso a Mussolini nel 1924 dall'allora commissario prefettizio di Salò. Poche persone legittimate ad entrate e tutte accuratamente identificate: in questo clima si è svolta, giovedì sera, la seduta del Consiglio comunale di Salò. (BresciaToday)