Gestione "fallimentare" della pandemia, il rapporto del Parlamento contro Boris Johnson

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Lo studio, condotto da due commissioni parlamentari che hanno svolto mesi di audizioni, afferma che il governo di Boris Johnson ha "deliberatamente" adottato un "approccio progressivo e graduale" invece di mettere in atto misure più drastiche.

Inoltre, vengono definite senza mezzi termini "di scarsa efficacia" altre misure quali il coprifuoco alle 22 per i pub.Lo studio mette in evidenza i "grandi errori commessi dal Regno Unito" ma anche i "successi" ottenuti, come il programma di immunizzazione di massa. (Rai News)

Ne parlano anche altri giornali

Questo, nell'intenzione delle autorità, per liberare quanti più posti letto della sanità pubblica travolta dal virus, causando "però migliaia di morti nelle case di riposo, che potevano essere evitate". (la Repubblica)

Un'autodifesa che non convince vari specialisti, esponenti del mondo ospedaliero e familiari delle vittime, irritati anche dalla conferma della decisione annunciata mesi fa dal primo ministro di posporre la promessa inchiesta pubblica indipendente sull'accaduto a non prima di metà 2022 Un'accusa già ampiamente circolata, malgrado le smentite governative, e che ora il documento certifica. (Il Messaggero)

Il Regno Unito ha ottenuto “alcuni grandi risultati e commesso alcuni grandi errori. E nonostante il Paese sia stato uno dei primi a sviluppare un test per il Covid nel gennaio 2020, ha “sprecato” il suo vantaggio. (L'HuffPost)

Queste decisioni hanno portato al successo del programma di inoculazione della Gran Bretagna, che vede quasi l’80% delle persone dai 12 anni in su completamente vaccinate. Ma hanno anche criticato il programma di tracciamento del governo, affermando che le sue prestazioni lente, incerte e spesso caotiche hanno ostacolato la risposta della Gran Bretagna alla pandemia (Il Fatto Quotidiano)

untava all'immunità di gregge, ma ha solo provocato morti che potevano essere evitate. Così un rapporto di 150 pagine giudica l’approccio del Regno Unito nei confronti della pandemia che ha imposto il suo primo lockdown più di tre mesi dopo il primo contagiato. (Ticinonline)

Un’autodifesa che non convince vari specialisti, esponenti del mondo ospedaliero e familiari delle vittime, irritati anche dalla conferma della decisione annunciata mesi fa dal primo ministro di posporre la promessa inchiesta pubblica indipendente sull’accaduto a non prima di metà 2022. (IL GIORNO)