Islam über alles. Ad Amburgo gli islamisti vogliono il califfato (di G. Belardelli)

L'HuffPost ESTERI

Non c'è stress test più complesso per la libertà di espressione delle manifestazioni pro-Gaza che si susseguono in tutto il mondo. Fanno notizia le violenze fra forze dell'ordine e i manifestanti nelle piazze e nelle università occidentali, fa decisamente scalpore la bandiera palestinese che prende il posto di quelle a stelle e strisce nel campus di Harvard. Quarantott’ore dopo la manifestazione islamista di Amburgo, dove sono comparsi cartelli con scritte come “'Germania = dittatura dei valori” e “Il Califfato è la soluzione”, sui media tedeschi non si parla di altro. (L'HuffPost)

Su altri media

Mentre in Italia ci balocchiamo con gli spettri politici del 25 aprile, con il classico tentativo da parte della sinistra di fare l’esame del sangue alla destra alla ricerca degli anticorpi dell’antifascismo, in Germania i sostenitori del califfato islamico hanno manifestato quasi indisturbati con tanto di slogan, cartelli e striscioni espliciti. (Nicola Porro)

Sul totale, 11.000 erano attribuiti al salafismo. È il sogno di tanti islamisti che vivono in territorio tedesco, 27.480 secondo gli ultimi dati risalenti al 2022 dell'Ufficio federale per la protezione della Costituzione (Bfv), l'agenzia di intelligence interna. (ilGiornale.it)

Dura reazione da parte del cancelliere Scholz e del suo governo dopo che nel corso di una manifestazione ad Amburgo si è inneggiato al califfato La manifestazione di sabato ad Amburgo, nel corso della quale gruppi islamici hanno chiesto l'istituzione di un “califfato”, sta facendo discutere in Germania (Euronews Italiano)

Sabato 27 aprile circa 1.100 manifestanti hanno preso d'assalto le strade del quartiere St. Secondo le autorità tedesche l'evento è stato organizzato dal ventiseienne convertito all’islam Joe Adade Boateng, di padre ghanese e madre tedesca, che si fa chiamare Raheem Boateng e che anima il gruppo estremista «Muslim Interaktiv». (Panorama)

Il leader del gruppo: "La democrazia è solo il treno che prendiamo fino a raggiungere la nostra destinazione" (ilGiornale.it)

Per la verità, il presidente intendeva assicurare l’uguaglianza di diritti per tutti i cittadini della Repubblica federale, senza alcuna discriminazione di religione o altro, e le sue parole riflettevano la realtà della società tedesca, con la consistente componente di popolazione islamica. (L'HuffPost)