Andrew Cuomo si dimette da governatore di New York: molestie sessuali? “Chi c’è dietro”, un clamoroso intreccio politico

Liberoquotidiano.it INTERNO

Accetto la piena responsabilità, sono scivolato, sono stato troppo familiare con i miei collaboratori.

Andrew Cuomo ha ceduto alle pressioni dei media e soprattutto della politica, in primis del presidente Joe Biden, e ha lasciato il suo incarico alla guida della Grande Mela: undici donne lo hanno accusato di molestie sessuali.

“Mi scuso profondamente se ho offeso qualcuno - ha dichiarato il governatore di New York - sono stato troppo familiare con le persone, uomini e donne, ma non ho mai superato il limite con nessuno. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altri giornali

Il governatore di New York Andrew Cuomo (Partito democratico) ha annunciato le sue dimissioni in diretta televisiva. “Dietro alle accuse ci sono motivazioni politiche, e sono certo che i newyorchesi capiranno”, ha affermato Cuomo tornando a difendersi (Imola Oggi)

LE ACCUSE – Ad inchiodare Cuomo ci sono le accuse di 11 donne, confermate dal rapporto della procuratrice generale Letitia James. (L'Unione Sarda.it)

Ma neppure la rinuncia a correre per il (La Verità)

Nel 2014 Cuomo chiamò la Casa Bianca di Barack Obama per attaccare il procuratore di New York Preet Bharara che stava indagando su di lui. "Amo New York e amo i newyorchesi, e non farei nulla per creare problemi. (IL GIORNO)

Cuomo ha annunciato che la sua vice, Kathy Hochul, prenderà il suo posto tra 14 giorni, diventando la prima donna a guidare lo Stato di New York. Il 3 agosto scorso la procuratrice generale Letitia James ha presentato un rapporto sul governatore, affermando che “sono state trovate prove” contro di lui. (Il Sole 24 ORE)

Cuomo decadrà dalla carica tra due settimane. Il governatore ha affermato di essere «un combattente e che il suo istinto sarebbe quello di combattere» le polemiche e le accuse di aggressione sessuale contro di lui, ma che ciò avrebbe generato solo «mesi di controversie politiche e legali» (Corriere TV)