Quirinale, Salvini a Letta: “Al Colle né Mattarella né Draghi. Non accettiamo veti su Berlusconi”

Fanpage.it INTERNO

Dalla Direzione nazionale del partito non esce alcun nome per il Colle, ma Letta ripete che il nome del Cavaliere è il più "divisivo che possa esserci".

Quirinale, Salvini a Letta: “Al Colle né Mattarella né Draghi.

Non accettiamo veti su Berlusconi” Il segretario della Lega Matteo Salvini replica al leader Pd Letta, secondo cui il nome di Berlusconi sarebbe “il più divisivo”: “Non accettiamo veti, esclusioni o arroganze”. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il messaggio, scritto dai domiciliari, sembra essere «una lucida analisi» con cui Verdini suggerisce ai consiglieri di Berlusconi la strategia per affrontare la partita del Colle, come scrive il quotidiano toscano. (Il Dubbio)

Se anche con Letta in campo non si riuscisse a trovare un accordo comune, allora davvero salterebbe ogni vincolo di coalizione. Secondo altri boatos resterebbe sempre in piedi un altro ‘piano B’, con l’ex presidente del Senato Marcello Pera in campo (ipotesi gradita a Matteo Salvini) oltre all’opzione di una donna come Letizia Moratti. (Secolo d'Italia)

Perché se il leader azzurro compulsa morbosamente la lista aggiornata degli “scoiattoli” da conquistare per arrivare a quota 505, i suoi emissari ne hanno anche un’altra: quella dei potenziali franchi tiratori dentro il centrodestra. (Iacchite.blog)

Forse Draghi, che non ha mai fatto mistero di considerare il Quirinale una possibilità, potrebbe attutire in qualche modo lo smacco e i partiti riprendere il pallino dell’iniziativa dovendo come detto definire un nuovo esecutivo che duri fino alla fine della legislatura È evidente che a quel punto il centrodestra subirebbe contraccolpi non indifferenti e lo spettro dello sfarinamento assumerebbe contorni concreti. (Quotidiano del Sud)

Una lettera, scritta da Denis Verdini, attualmente agli arresti domiciliari, e indirizzata a Marcello Dell’Utri e Fedele Confalonieri, per spiegare ai destinatari la miglior strategia affinché Silvio Berlusconi venga eletto al Quirinale. (Il Fatto Quotidiano)

Ciò che è in gioco è infatti qualcosa di più: e cioè il destino dello stesso centrodestra. Il risultato sarebbe la sconfitta sul campo del centrodestra, e un avviso di dissoluzione, come paventa Sallusti. (Corriere del Mezzogiorno)