Quirinale, la candidatura di Berlusconi apre la porta ai supplementari

Quotidiano del Sud INTERNO

Forse Draghi, che non ha mai fatto mistero di considerare il Quirinale una possibilità, potrebbe attutire in qualche modo lo smacco e i partiti riprendere il pallino dell’iniziativa dovendo come detto definire un nuovo esecutivo che duri fino alla fine della legislatura

Ma stare fuori dall’aula non è un bel gesto e dunque il centrosinistra alla fine potrebbe decidersi a votare.

È evidente che a quel punto il centrodestra subirebbe contraccolpi non indifferenti e lo spettro dello sfarinamento assumerebbe contorni concreti. (Quotidiano del Sud)

La notizia riportata su altri media

Perché se il leader azzurro compulsa morbosamente la lista aggiornata degli “scoiattoli” da conquistare per arrivare a quota 505, i suoi emissari ne hanno anche un’altra: quella dei potenziali franchi tiratori dentro il centrodestra. (Iacchite.blog)

Il messaggio, scritto dai domiciliari, sembra essere «una lucida analisi» con cui Verdini suggerisce ai consiglieri di Berlusconi la strategia per affrontare la partita del Colle, come scrive il quotidiano toscano. (Il Dubbio)

Quirinale, Salvini a Letta: “Al Colle né Mattarella né Draghi. Dalla Direzione nazionale del partito non esce alcun nome per il Colle, ma Letta ripete che il nome del Cavaliere è il più "divisivo che possa esserci". (Fanpage.it)

Se anche con Letta in campo non si riuscisse a trovare un accordo comune, allora davvero salterebbe ogni vincolo di coalizione. Secondo altri boatos resterebbe sempre in piedi un altro ‘piano B’, con l’ex presidente del Senato Marcello Pera in campo (ipotesi gradita a Matteo Salvini) oltre all’opzione di una donna come Letizia Moratti. (Secolo d'Italia)

Silvio Berlusconi e così via”, scrive Verdini nella sua mail “Ciò che non si può pretendere” da Matteo Salvini, scrive ancora Verdini parlando del compagno di sua figlia, è che “rinunci al tentativo di esercitare un ruolo da king maker”. (Il Fatto Quotidiano)

Il risultato sarebbe la sconfitta sul campo del centrodestra, e un avviso di dissoluzione, come paventa Sallusti. Dunque anche chi non pensa che Berlusconi sia un buon candidato per il Quirinale deve preoccuparsi dell’esito che questa battaglia può avere sul centrodestra. (Corriere del Mezzogiorno)